20 aprile 2024
Aggiornato 00:30

Buoni pasto: in Italia sono ancora fermi al valore di 15 anni fa

In Francia sarà possibile utilizzarli, per legge, per comprare frutta e verdura

In Francia la Camera approva una legge che prevede la possibilità di utilizzare i buoni pasto per comprare frutta e verdura. In Italia, afferma l'Adoc, non si riesce ancora a risolvere il problema del valore defiscalizzato, fermo da tre lustri a 5,29 euro.

«In Francia, dove il valore defiscalizzato di un buono pasto è di 7 euro, la Camera ha approvato una legge che consente di utilizzare i ticket anche per comprare frutta e verdura - dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc - mentre da noi non si riesce a risolvere ancora il problema dell'adeguamento del valore del buono al costo della vita. E' necessario alzare la soglia dell'esenzione fiscale e contributiva, attualmente 5,29 euro, valore fermo da 15 anni.

Oggi con un buono pasto oggi non si riesce a comprare neanche un pasto completo, basta appena per un tramezzino, un succo di frutta e un caffè. Considerato che gli utenti giornalieri sono circa 2 milioni, e 100 mila i ristoranti e i bar convenzionati, aumentare il valore dei buoni aiuterebbe i consumatori in un momento di gravi difficoltà economiche. Secondo le nostre stime, inoltre, circa il 10% dei buoni pasto in circolazione non viene utilizzato perché scaduto, comportando la perdita per il possessore del buono 15% del suo valore, pari a circa 300 euro. Per questo proponiamo l'eliminazione della scadenza, come già fatto per le carte telefoniche prepagate, o almeno fissare una scadenza quinquennale».