18 aprile 2024
Aggiornato 17:00

Tornano le api in California, salvi i frutteti

Inversione di tendenza, dopo anni di declino

LOS ANGELES - Non è chiaro perché se ne stessero andando, e ancor meno lo è perché siano tornate. Fatto sta che le api - straordinario imenottero cui dobbiamo molto - dopo un anni di una sempre minore presenza che aveva fatto precipitare nell'angoscia gli agricoltori della California (e non solo), sono tornate in massa nel «Golden State«, scongiurando la tragedia di un'estate senza frutti.

Come scrive l'Economist, invertendo la tendenza degli ultimi anni, che aveva preoccupato non poco gli esperti di questioni ambientali, il numero delle api sta crescendo, scongiurando (si spera) lo spettro di una terra desolata. Le api sono fra i più importanti fra gli insetti impollinatori: volando di fiore in fiore, garantiscono la fecondazione e la riproduzione delle specie vegetali. La loro presenza si era ridotta, in diverse zone del globo, di percentuali importanti, fino al settanta per cento in meno. Un grave rischio, oltre che per l'ambiente, anche per le coltivazioni degli alberi da frutto (pur se da tempo esistono sistemi di impollinazione artificiale).

Gli entomologi non sono riusciti a chiarire il motivo di questa diminuzione. Sotto accusa i pesticidi usati dall'uomo, ma sembra che il principale responsabile sia un virus. Comunque sia, la crisi sembra stia passando, almeno dai dati emersi negli ultimi tempi. In particolare in California, una delle zone del globo più colpite dal fenomeno, nella quale erano ormai a rischio alcune produzioni tipiche, come la mandorla. Francis Ratnieks, che insegna apicultura nell'università del Sussex (anche in Gran Bretagna vi è una forte riduzione del numero delle api), è ottimista: «La scomparsa imminente delle api è una cosa che ho sentito minacciare molte volte, ma non è mai avvenuta e probabilmente non avverrà mai».