28 agosto 2025
Aggiornato 12:00

ANAMMI: di nuovo in carriera grazie al condominio

Maschio, ultraquarantenne, con una gran voglia di fare e le idee chiare sui suoi obiettivi professionali. E' questo, nel 70% dei casi, l'identikit del neo-amministratore di condominio

Reinventarsi un percorso professionale dopo i 40 anni, ravvivare la propria attività professionale, battere la crisi: sono queste le motivazioni che portano a scegliere l'amministrazione d'immobili. Lo dimostrano le cifre dell'ANAMMI relative all'attività nel 2008.

Maschio, ultraquarantenne, con una gran voglia di fare e le idee chiare sui suoi obiettivi professionali. E' questo, nel 70% dei casi, l'identikit del neo-amministratore di condominio, secondo l'ANAMMI, l'Associazione Nazional-europea degli Amministratori d'Immobili che, in fase di avvio dei prossimi corsi di formazione, ha analizzato i dati relativi al 2008. Scoprendo così che proprio la crisi ha indotto molti a puntare sull'amministrazione condominiale.

«La motivazione predominante tra i neo-iscritti dello scorso anno è soprattutto una: la paura di essere tagliato fuori dal mondo del lavoro - spiega infatti Giuseppe Bica, presidente dell'associazione –. Questo timore è ancora più forte per i lavoratori autonomi, che cercano filoni professionali di sicuro impatto, o per chi si ritrova disoccupato e vuole reinventarsi professionalmente».

Le cifre, in tal senso, sono positive: lo scorso anno, 760 nuovi iscritti, di cui 509 uomini. Anche l'età è salita: 470 iscritti hanno un'età superiore ai 50 anni. Amministrare condomini, insomma, è visto come una valida alternativa per ricollocarsi. Tuttavia anche i giovani fanno la loro parte, coprendo quasi un terzo degli iscritti per il 2008. «Gli aspiranti amministratori indagano a fondo sulle prospettive professionali - spiega il presidente dell’Associazione - sulla vita associativa e sulla formazione continua, che per noi rappresenta uno degli obblighi essenziali per i soci».

Inoltre, sottolinea Bica, «una costante dei colloqui con i nuovi iscritti è stata la grande voglia di fare, unita ad una rivalutazione del lavoro autonomo». Non è un caso che un iscritto su tre sia laureato. Tra i diplomati, a propendere per questa strada sono geometri, ragionieri e, in generale, tutti coloro che hanno operato in ambiti amministrativi e contabili. Tra le modalità di formazione, quella preferita resta il corso tradizionale in aula (quasi l'80% degli iscritti). Cresce peraltro l'interesse per i corsi on-line, scelti da 218 soci.

Dai dati generali relativi ai 13mila associati dell'ANAMMI, emerge anche la tendenza a strutturare l'attivita' in maniera sempre più articolata. «Il 60% dei nostri associati - afferma il presidente dell'ANAMMI - ha scelto di crearsi un proprio studio professionale, anche di piccole dimensioni».