28 agosto 2025
Aggiornato 05:30
Politiche per la sicurezza

Faverin (Cisl Fp): «Troppi poliziotti negli uffici»

«Imbarazzante il silenzio del Ministro dell'interno»

«Il problema della sicurezza non dipende da carenze di organico nelle Forze dell'Ordine, ma dal fatto che troppi agenti sono impiegati negli uffici e, di conseguenza, sono sottratti a compiti di sicurezza nelle strade o al controllo delle attività criminali».
Giovanni Faverin, segretario della Cisl Fp, condivide l'analisi di Santo Versace pubblicata ieri sul quotidiano «Libero» («Sicurezza. Gli uomini non mancano, Versace fa i conti alla polizia«) e punta il dito sull'esigenza di liberare le forze di polizia dallo svolgimento delle mansioni amministrative «mantenendo all'interno dello Stato, che ne ha tutta la capacità, la funzione di garantire la sicurezza dei cittadini».

25.000 operatori distolti dai compiti operativi - «Sono d'accordo con Versace - dichiara Faverin - la Cisl Fp da anni denuncia che almeno 25.000 operatori della polizia di Stato sono distolti dai compiti operativi, controllo del territorio ed attività investigative, per essere impiegati negli uffici. E tutto ciò a fronte di un dispositivo chiarissimo, contenuto nella legge di riforma della pubblica sicurezza, il quale stabilisce che le attività prettamente amministrative degli uffici di polizia devono essere assicurate dal personale civile amministrativo del dicastero dell'Interno. La Cisl Fp ritiene indispensabile riprendere il lavoro, interrotto lo scorso anno, sulla chiara e precisa individuazione delle funzioni amministrative, da assegnare esclusivamente al personale civile amministrativo, da quelle propriamente di polizia, di competenza della polizia di Stato».

«Più volte abbiamo chiesto al Ministro Maroni di convocare un tavolo di confronto con il sindacato sulla materia, ma ad oggi ancora siamo in attesa di una risposta. E' del tutto evidente - prosegue Faverin - che ogni giorno che passa il silenzio del Ministro dell'Interno sull'argomento sta diventando sempre più imbarazzante».

«Prima di ricorrere a soluzioni poco consone come quella delle ronde, è infatti molto meglio pensare a rimettere le forze dell'ordine nella condizione di svolgere al meglio la loro funzione, sia dal punto di vista delle risorse economiche e materiali, sia soprattutto da quello della riorganizzazione e della valorizzazione delle donne e degli uomini impegnati ogni giorno con professionalità a difendere i cittadini».