16 aprile 2024
Aggiornato 22:00

Tangenziale est, Cerchio e Loiaconi: alle parole preferiamo i fatti

TORINO - «Alle parole e agli slogan di Saitta preferisco i fatti del Governo Berlusconi». Questo il commento del vice presidente del Consiglio Provinciale, Giuseppe Cerchio, e del capogruppo di Forza Italia, Nadia Loiaconi, alla notizia che la tangenziale est è prevista all’interno del 1° atto aggiuntivo alla intesa generale stipulato a gennaio tra il Governo e la Regione Piemonte.

«Sono settimane, se non mesi, - continuano i due esponenti azzurri - che il presidente Saitta gira in lungo e largo la Provincia attaccando l’operato del Governo guidato dal presidente del consiglio Berlusconi. Addirittura nelle ultime settimane ha anche usato il mezzo della conferenza stampa ufficiale, per raggiungere il medesimo scopo: denigrare in modo scomposto e aprioristico qualsiasi iniziativa del Parlamento. Peraltro confondendo il ruolo istituzionale con la sua appartenenza politica. E questo certamente non è un bello spettacolo per le istituzioni».

«Caso strano – spiega Cerchio – si è però dimenticato di sottolineare ai giornalisti che a fine gennaio il Governo ha firmato un accordo nel quale si riconosce ufficialmente l’importanza della tangenziale est quale opera da ritenersi di interesse regionale e alla quale, proprio per tale ragione, va assicurata la realizzazione».
Quindi un chiaro segnale di disponibilità da parte del Governo Berlusconi a considerare questo asse viario come una priorità irrinunciabile. «Ora spetta al presidente Saitta rendere operativo questo accordo non dilatando eccessivamente le fasi di progettazione. Per ora la Provincia di Torino ha fatto melina: incaricando uno studio diviso in più step al Politecnico di Torino. Proprio questo metodo mi pare oltremodo dispendioso e irritante. Perché invece di lanciare un tracciato potenziale sul quale aprire una conferenza dei servizi o dei Sindaci, continua a ipotizzare nuovi corridoi e inserire nuovi elementi di discussione. E intanto i cittadini aspettano».

«I torinesi aspettano in particolare – prosegue Loiaconi – che si sappia quali saranno i privati interessati a sovvenzionare gli oltre 750 milioni di euro di project financing e soprattutto se la tangenziale est sarà a pagamento. Proprio quello del pedaggiamento è un nodo fondamentale da sciogliere. Ma dai primi discorsi pare chiaro che lo studio di Saitta punti proprio alla realizzazione di una superstrada a pagamento. Questa soluzione mi pare veramente paradossale, perché rischia di diminuire l’impatto benefico che un’opera come questa potrebbe avere sulla viabilità torinese».

«La procedura lenta scelta da Saitta – concludono i due consiglieri di Forza Italia – ci preoccupa. Il presidente della Provincia, infatti, non è mai stato un convinto assertore della tangenziale est. Oggi, a pochi mesi dalle elezioni, la riscopre. Utilizzando il tema quale cavallo di battaglia per conquistare le terre per lui di confine del Chierese. Al contrario questo territorio ha una dignità da salvaguardare: spero che Saitta non giochi con gli abitanti della zona come già fatto nel passato da Bresso e ripetuto in questi 5 anni da lui stesso. Questa infrastruttura è fondamentale, lo diciamo da vent’anni. Il Governo ha messo il primo tassello concreto su questa opera, ora attendiamo la Provincia di Torino. Confidando in una politica meno attendista e più operativa».