19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Settore chimico

Raggiunto l’accordo Ineos-Safi sulla filiera del cloro

Il Ministro Scajola: “Salvaguardato un patrimonio importante per il Paese”

Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha annunciato questa mattina in Consiglio dei Ministri che è stato raggiunto al Ministero dello Sviluppo economico l’accordo per la cessione degli impianti chimici della filiera del cloro dalla multinazionale inglese Ineos alla società veneta Safi.

L’accordo riguarda sia gli impianti veneziani di Porto Marghera, sia gli impianti sardi di Porto Torres e Assemini, che impiegano 1.100 dipendenti diretti, cui vanno aggiunti circa 800 addetti delle imprese dell’indotto. Insieme all’accordo Ineos-Safi è stata raggiunta l’intesa con Eni per la ristrutturazione di una parte degli impianti di produzione del cloro.

«Il Governo Berlusconi sta lavorando da luglio, da quando Ineos manifestò la volontà di lasciare l’Italia – ha dichiarato il Ministro Claudio Scajola – per trovare una soluzione in grado di mantenere e potenziale a Marghera e in Sardegna la filiera del cloro, componente fondamentale dell’industria chimica. Negli ultimi due giorni una serrata trattativa al Ministero dello Sviluppo ha consentito di superare gli ultimi ostacoli e di definire gli ultimi dettagli della transazione.

Ringrazio le società Ineos, Safi ed Eni e i dirigenti del Ministero, che hanno saputo trovare un punto di equilibrio soddisfacente, che consente alla chimica italiana di salvaguardare un patrimonio importante pur in questa fase di difficoltà economiche. L’accordo di oggi pone le premesse per la convocazione del Tavolo nazionale della chimica dove affronteremo i problemi più generali di rilancio del settore. Ho sempre detto che un grande Paese industriale come l’Italia non può non avere una grande industria chimica e a questo scopo stiamo costantemente lavorando»