24 aprile 2024
Aggiornato 01:30
Antonio Merloni

Fim Cisl: «Salvaguardare l'attività industriale del Gruppo Merloni»

Nel corso della riunione, i Commissari straordinari hanno presentato ai rappresentanti dei lavoratori la fotografia della situazione dell'Azienda

«Il programma industriale in via di definizione da parte dei Commissari per l'Antonio Merloni deve rispondere all'obiettivo di salvaguardia dell'attività industriale del Gruppo». Lo chiede il segretario nazionale della Fim Cisl, Anna Trovò, al termine dell'incontro che si è tenuto oggi a Fabriano tra il Coordinamento Fim, Fiom e Uilm Antonio Merloni e i Commissari responsabili dell'amministrazione straordinaria, alla presenza del direttore del personale del Gruppo e di rappresentanti dell'Unione Industriali di Ancona.

Situazione aziendale - Nel corso della riunione, i Commissari straordinari hanno presentato ai rappresentanti dei lavoratori la fotografia della situazione dell'Azienda.
Al rallentamento della produzione dello scorso autunno legato alla mancata liquidità, si è sommata la crisi generalizzata del settore del «bianco». Quindi, hanno spiegato i Commissari, nonostante la positiva riorganizzazione dell'ufficio commerciale, gli ordini sono ancora pochi. A febbraio gli stabilimenti di Fabriano e Nocera Umbra lavoreranno una sola settimana e, probabilmente. la stessa cosa accadrà a marzo. Migliori le prospettive produttive per la Tecnogas, produzione di cucine, per la quale c'è lavoro fino a metà marzo, e la produzione di bombole e serbatoi. Inoltre, nonostante la concessione delle garanzie al credito bancario autorizzate dall'UE per 68 milioni di euro da utilizzare per l'attività industriale, a oggi solo alcune banche (Unicredit, Banca Popolare di Spoleto, Cassa di Risparmio di Fabriano, Banca delle Marche, Banca Popolare di Ancona) hanno assicurato il proprio intervento.

Programma industriale - Nei prossimi giorni sarà pubblicato il bando per sollecitare manifestazioni di interesse verso la Antonio Merloni che consentirà ai Commissari di definire il programma industriale.
E' fondamentale, spiega Trovò, che questo risponda anche «agli obiettivi di salvaguardia dell'attività industriale e presenti ipotesi di soluzioni sostenibili, non solo economicamente, ma anche dal punto di vista sociale ed occupazionale, con il mantenimento di tutti i siti produttivi».
La fase successiva al sondaggio sulla manifestazione di interesse, conclude Trovò, «servirà a chiarire le possibili soluzioni industriali ed occupazionali per il gruppo, che saranno oggetto di confronto in nuovi incontri sindacali che saranno programmati».