Fai Cisl: 1000 firme contro la legge regionale sulle acque
La legge regionale su costo del prelievo delle acque va rivista ed entro breve, altrimenti saranno a rischio centinaia di posti di lavoro.
Questa la denuncia della Fai-Cisl del Veneto che domani mattina, 11 febbraio, effettuerà un presidio davanti alla sede della Regione Veneto e poi incontrerà il presidente del consiglio regionale Finozzi e i rappresentanti dei vari gruppi politici consegnando loro circa 1000 firme raccolte tra lavoratori e cittadini.
«Chiediamo alla Regione Veneto di rivedere la legge sulle acque - spiega Onofrio Rota, segretario generale Fai-Cisl Veneto - perché questo rischia di compromettere la permanenza dei grossi gruppi delle acque minerali come San Benedetto e Recoaro nella nostra regione ma anche di mettere in ginocchio le piccole aziende. Vorremo quindi che Mineralacque, il settore di Fedralimentari che segue appunto le acque, voglia organizzare con noi un tavolo per discutere queste problematiche e affrontare la questione delle possibili tagli di linee di produzione che significano tagli di posti di lavoro».
Alle 12 comincerà quindi il presidio sotto la sede della Regione Veneto a palazzo Ferro Fini, poi alle 13 una delegazione verrà ricevuta dal presidente Finozzi.
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