25 aprile 2024
Aggiornato 23:30
Immatricolazione di autoveicoli

Veicoli importati e commercializzati in Italia

In una circolare il vademecum dell’Agenzia

Le filiali delle case costruttrici di veicoli estere che sono in attesa del rilascio del codice di antifalsificazione possono comunque procedere all’immatricolazione di autoveicoli, motoveicoli e rimorchi nuovi oggetto di acquisto Ue, a patto che il codice venga acquisito non oltre il 30 giugno 2009.

Con la circolare 3/E di oggi, Agenzia delle Entrate e Ministero dei Trasporti fanno il punto sull’immatricolazione di veicoli importati e commercializzati in Italia e provenienti da altri Stati comunitari, con particolare riferimento alla procedura per il rilascio del codice di antifalsificazione agli operatori del settore interessati.
Il documento di prassi spiega inoltre che gli acquisti effettuati da operatori della Repubblica di San Marino, benché classificabili come operazioni all’importazione, non sono soggetti a censimento al momento dell’ingresso nel territorio italiano e restano quindi esclusi dalla procedura di versamento dell’Iva tramite modello «F24 Iva auto Ue». Chiarimenti di dettaglio sono forniti anche relativamente all’immatricolazione dei veicoli provenienti dalle Isole Canarie, da Gibilterra, dal Principato di Monaco e da altre particolari circoscrizioni territoriali.

Quanto infine ai veicoli strumentali all’esercizio dell’attività di soggetti Iva, non occorre provvedere al versamento dell’imposta con il modello dedicato («F24 Iva auto Ue») perché si tratta di acquisti non finalizzati alla vendita o al noleggio.

Il testo completo della circolare n. 3/E è disponibile sul sito Internet dell’Agenzia delle Entrate. Un articolo sull’argomento è inoltre pubblicato sul quotidiano telematico www.nuovofiscooggi.it