29 marzo 2024
Aggiornato 10:30
CIA: «Positivo il voto del Parlamento europeo»

UE: uso più razionale della chimica in agricoltura

«Evitare che ci siano riflessi negativi sulla produzione. I nostri agricoltori hanno ridotto l’utilizzo dei fitofarmaci. Le produzioni agricole nazionali, in particolare frutta e verdura, sono le più sicure in Europa»

Per l’agricoltura europea si preannuncia un futuro con un uso sempre più razionale della chimica. Un orientamento che i produttori i italiani da tempo stanno sviluppando, guardando con maggiore attenzione alla qualità e alla sicurezza alimentare. Così la Cia-Confederazione italiana agricoltori commenta il voto, a larghissima maggioranza, del Parlamento europeo per un nuovo quadro di norme per realizzare un utilizzo sostenibile dei fitofarmaci, riducendone i rischi e gli impatti sulla salute umana e sull'ambiente, ma anche promuovendo una difesa integrata con alternative non chimiche a queste sostanze.

La Cia, nel ribadire che, però, bisogna evitare qualsiasi tipo di contraccolpo sulla produzione e sulle attività economiche delle imprese, ricorda che il voto odierno dell’Assemblea di Strasburgo riguarda un maxi-emendamento di compromesso già negoziato con il Consiglio dei ministri Ue dalla relatrice, l'europarlamentare tedesca del Ppe, Christa Kass. Si tratta di una decisione importante in quanto, oltre a nuove norme sulla vendita e commercializzazione dei fitofarmaci, vengono messe al bando alcune sostanze altamente tossiche che possono avere conseguenze sia sull’uomo che sugli animali.

Divieto a disperdere i fitofarmaci per via aerea - Positivo -avverte la Cia- anche il divieto a disperdere i fitofarmaci per via aerea, e di evitare o ridurre al minimo quelli utilizzati nei parchi, nei giardini pubblici, nei pressi delle strutture sanitarie e scolastiche.
D’altra parte, l’agricoltura del nostro Paese -sottolinea la Cia- ha intrapreso questa strada. Sta di fatto che le produzioni agricole nazionali, in particolare frutta e verdura, sono le più sicure in Europa. La presenza di fitofarmaci è in continua riduzione, mentre crescono in maniera costante le produzioni biologiche. Un primato che certo non nasce dal caso, ma grazie all’impegno svolto dai produttori e dall’azione portata avanti dalle organizzazioni professionali che hanno permesso nell’ultimo decennio di raggiungere livelli di sicurezza estremamente elevati.
In questi anni, sotto questo profilo, si sono raggiunti risultati significativi che premiano il lavoro degli agricoltori che, anche a costi di sacrifici e di investimenti onerosi, hanno puntato decisamente -ricorda la Cia- per produzioni garantite, confermando, anno dopo anno, notevoli passi avanti nella riduzione di fitofarmaci, che oggi risulta sempre più marcata.
Ovviamente, questi positivi e rassicuranti risultati -conclude la Cia- stimolano gli agricoltori e le loro organizzazioni a proseguire sulla strada intrapresa e rafforzano l’impegno per migliorare la qualità e la sicurezza, elementi che oggi ci pongono al primo posto in Europa, come confermato anche da autorevoli istituti comunitari.