26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Serve un pronto intervento per evitare contenziosi e difficoltà per le imprese

Ici sui fabbricati rurali: il governo disattende gli impegni assunti

Il presidente della Cia Giuseppe Politi invita nuovamente i ministri competenti affinchè provvedano a risolvere una questione che si fa sempre più urgente

«Sulla vicenda dell’Ici sui fabbricati rurali il governo sta disattendendo gli impegni assunti nei confronti degli agricoltori verso cui i comuni stanno notificando avvisi di accertamento per richiedere il pagamento dell’imposta degli ultimi cinque anni». E’ quanto evidenzia il presidente nazionale della Cia-Confederazione italiana agricoltori Giuseppe Politi che esprime tutta la sua preoccupazione «per una situazione che rischia di generare forti contrasti fra gli enti locali ed i possessori dei fabbricati asserviti all’esercizio dell’attività agricola.»

Si tratta, secondo Politi, di un’imposizione arbitraria che colpisce in modo ingiustificato ed indiscriminato tutti gli agricoltori possessori di fabbricati rurali che in questi anni hanno provveduto al pagamento dell’Ici sui propri fabbricati mediante la tassazione del valore dei terreni agricoli che ricomprende anche quello dei fabbricati.

Per questa ragione la Cia ha nuovamente sollecitato tutti i ministri competenti affinché intervengano attraverso un’interpretazione autentica della norma in modo da evitare l’insorgere di un inutile e dannoso contenzioso che non avrebbe alcun effetto se non quello di accentuare il senso di sfiducia del mondo agricolo nei confronti delle Istituzioni pubbliche.

Serve, insomma, un pronto intervento da parte del governo per risolvere al più presto una questione, quella dell’Ici sui fabbricati rurali, che altrimenti rischia di aprire un dannoso e ingiustificato contenzioso che può mettere in seria difficoltà l’attività imprenditoriale di moltissime aziende agricole.