19 aprile 2024
Aggiornato 17:30
Class action: slitta di 6 mesi l’entrata in vigore

«Il Governo scippa agli italiani l’azione collettiva»

Questo il commento di Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc, all'annuncio nel CDM dello slittamento di ulteriori 6 mesi dell'entrata in vigore della class action

«Il nuovo rinvio dell'entrata in vigore della class action è il segno di un Paese in profonda crisi che intende restare in serie B. Gli italiani sono stati scippati di un fondamentale strumento di tutela dei loro diritti e dei loro interessi, mentre le aziende disoneste riescono ancora a farla franca».

Questo il commento di Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc, all'annuncio nel CDM dello slittamento di ulteriori 6 mesi dell'entrata in vigore della class action.

«L'azione collettiva è necessaria per difendere i consumatori e le imprese che operano in modo serio, onesto e trasparente - continua Pileri - rimandarne l'avvio colpisce quindi non solo i consumatori ma lo stesso mercato e la concorrenza tra le imprese. Dal Governo ci era stato assicurato che il rinvio dell'entrata in vigore al 1° gennaio era da attribuire alla volontà del Governo di estendere la norma anche alla Pubblica Amministrazione. Ora sembra invece che si voglia stravolgere tale normativa, esautorando le Associazioni dei consumatori dall'essere promotrici privilegiate dell'azione collettiva; eliminando la retroattività, così da evitare che gli ultimi grandi scandali nei confronti dei risparmiatori e consumatori, come Cirio e Parmalat, possano essere oggetto di giudizio; eliminando la promessa estensione dell'azione di classe alla PA e alle concessionarie di servizi pubblici.»