29 marzo 2024
Aggiornato 15:00
Sequestrati quasi 4 quintali di carne irlandese e di prodotti finiti

Carne alla diossina: nessuna partita sospetta in commercio

Immediati e risolutivi i controlli effettuati dalle Asl della Toscana

Non c'è nessun rischio di trovare sul mercato carne suina o prodotti finiti realizzati con carne suina contaminata con diossina: lo affermano gli esperti della direzione generale per il diritto alla salute della Regione Toscana, che hanno coordinato l'attività dei controlli effettuati dai dipartimenti di prevenzione delle Asl sulla base delle segnalazioni provenienti dal Ministero.

Negli stabilimenti presenti nella Regione Toscana , presso i quali è stata consegnata carne suina di provenienza irlandese appartenente a suini macellati successivamente al 1 Settembre 2008 (per i quali esiste il sospetto di una contaminazione da diossina) gli interventi dei servizi veterinari, effettuati in collaborazione con i NAS, hanno permesso di rintracciare tutti i 181713 chili di carne interessati. Di questi 17322 chili erano ancora congelati e non erano quindi stati lavorati e sono stati sequestrati a scopo cautelativo. I rimanenti erano invece stati posti in lavorazione per la produzione di spalle cotte, di mortadelle e di salami che erano comunque tutti ancora all’interno degli stabilimenti e che sono stati quindi sequestrati a scopo cautelativo.

Il totale delle carni e dei prodotti finiti sequestrati è stato di 389.773 kg.
Pertanto la carne con sospetto di presenza di diossina non è stata commercializzata né allo stato fresco, né congelata, né trasformata.
Sulle carni attualmente sequestrate verranno effettuate analisi per verificare l’effettivo inquinamento da diossina delle carni stesse e dei prodotti lavorati.
Sono inoltre stati controllati la gran parte degli stabilimenti che lavorano carne suina ed in nessuno di questi era presente né era stata lavorata recentemente carne di provenienza irlandese.

I servizi veterinari della Regione Toscana sono comunque attivati per ulteriori controlli che si dovessero rendere necessari sulla base di segnalazioni provenienti dal Ministero.
Il sistema di «ritiro richiamo» delle carni sospette per inquinamento da diossina ha funzionato dunque ottimamente consentendo di rintracciare celermente tutta le partite di carne segnalate. Questo risultato è stato reso possibile dal Coordinamento tra Ministero e Regione, dall’impegno dei servizi veterinari delle Aziende USL, dalla fattiva collaborazione con i NAS e dalla piena collaborazione fornita dagli stabilimenti interessati.