29 marzo 2024
Aggiornato 08:30
Social card

«Interpellanza al Governo. Criteri social card da rivedere»

Un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio Berlusconi è stata presentata dal vicepresidente del gruppo IDV alla Camera, Fabio Evangelisti, e sottoscritta da tutti i deputati del gruppo

Un’interpellanza urgente al presidente del Consiglio Berlusconi, presentata dal vicepresidente del gruppo IDV alla Camera, Fabio Evangelisti, e sottoscritta da tutti i deputati del gruppo, che raccoglie ed amplifica il contenuto di un’inchiesta che apparirà su Famiglia Cristiana in edicola domani, a firma Alberto Bobbio, dal titolo «La social card: gli anziani e l’inghippo. In coda per l’elemosina».

«Il primo ottobre hanno preso il via le operazioni necessarie per ottenere la cosiddetta social card – si legge nell’interpellanza di Evangelisti – che viene assegnata, non solo in base al reddito, ma attraverso un sistema complesso, il cosiddetto modello Isee, una sorta di redditometro che impone criteri particolarmente restrittivi».

«Tali criteri non solo ledono un principio fondamentale in uno stato civile, liberale ed avanzato ovvero, il rispetto per la dignità di ogni singolo cittadino richiedente - spiega Evangelisti –ma stanno generando confusione e smarrimento, soprattutto tra gli anziani. Solo una ristretta cerchia, infatti, passa l’esame Isee, tutti gli altri rimangono a bocca asciutta. Il 60% dei moduli Isee compilati, infatti, soddisfa il requisito del reddito, ma oltre la metà di questi resta comunque fuori dalla partita della social card perché non soddisfa tutti i requisiti».

In uno stato civile i Governi non distribuiscono ai cittadini elemosine, ma riconoscono e sostengono politiche attive di welfare. Per questo, di fronte a quanto sta accadendo, chiediamo al Governo di attivarsi affinché renda effettivamente utilizzabile l'importo economico previsto e chiarisca meglio i criteri e le modalità di assegnazione, valutando, inoltre, l'opportunità di allargare la platea dei destinatari».