28 agosto 2025
Aggiornato 02:00
Allarme maiali contaminati dalla diossina

Codici a Zaia: «Controlli per essere sicuri che in Italia non si corra alcun pericolo»

«Invitiamo i cittadini a comprare solo le carni italiane e certificate»

Sono 12 gli Stati membri dell'Unione europea colpiti dallo scandalo della carne di maiale irlandese contaminata dalla diossina, tra cui l'Italia: lo ha reso noto la Commissione europea a Bruxelles. In Italia, intanto, è scattato il primo sequestro di carne suina; sono entrate 22 partite di carne suina proveniente dall'Irlanda dopo il primo settembre ma sono state immediatamente sequestrate.

L'allerta - precisa una nota del Ministero- ha riguardato spedizioni di carne suina proveniente da uno stabilimento irlandese destinate a diversi Paesi della Comunità ed extra Comunitari. Da settembre, in Emilia-Romagna dall'Irlanda sono arrivate 255 tonnellate di carne, destinata a sei stabilimenti. Si è accertato che parte delle carni oggetto di allerta sono già state lavorate insieme ad altre per produrre prodotti di salumeria e parte è ancora in giacenza nelle celle frigorifere delle ditte. La carne è stata posta sotto sequestro, così come sotto vincolo sono stati messi i salumi in fase di stagionatura. Per gli alimenti già spediti sono invece cominciate le procedure per il ritiro dal mercato. Quattro partite di carne suina importata dall' Irlanda sono state sequestrate in anche Campania. La Commissione Europea ha incaricato l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) di indagare sugli eventuali rischi per la salute che derivano dal consumo di carne suina contaminata con diossina.

Se il Ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia afferma che non c’è nessun pericolo per i consumatori, il direttore della sicurezza alimentare del ministero del Welfare, parla invece di «rischio minimo».
«Non ci accontentiamo delle rassicurazioni provenienti dal Ministero», afferma la Responsabile Codici Ambiente Valentina Coppola, «Zaia aveva detto la stessa cosa anche per il latte alla melanina e i fatti lo hanno smentito».
«Invitiamo i cittadini ad acquistare solo le carni italiane e certificate», aggiunge il Segretario Nazionale di Codici Ivano Giacomelli.