29 marzo 2024
Aggiornato 00:00
La «Squadra» del Presidente Obama

Larry Summers in testa per succedere a Paulson al Tesoro

L'accademico di Harvard, ex capoeconomista della Banca Mondiale e, dal 1999 al 2001, segretario al Tesoro durante la presidenza Clinton

NEW YORK - La prima decisione che consentirà al neo-eletto presidente degli Stati Uniti Barack Obama di lasciare un'impronta significativa sarà la nomina del nuovo segretario al Tesoro, e il nome di Larry Summers - l'accademico di Harvard, ex capoeconomista della Banca Mondiale e, dal 1999 al 2001, segretario al Tesoro durante la presidenza Clinton - sembra riscuotere i pronostici più accreditati.

La peggior crisi finanziaria dai tempi della Grande Depressione ha ridefinito il ruolo come il più importante nel prossimo gabinetto del Presidente degli Stati Uniti. Persone vicine allo staff di Obama hanno detto che non sarà facile mettere insieme una squadra di governo in soli 10 giorni, come era stato detto da più parti. Tuttavia, data la severità della crisi finanziaria e dei problemi economici degli Stati Uniti, Obama sarà costretto ad agire più rapidamente del previsto e la nomina del segretario al Tesoro, anche alla luce del summit economico dei rappresentanti delle 20 maggiori economie mondiali previsto a Washington per la settimana prossima, è particolarmente urgente. Obama ha grande stima del 53enne Summers, per la sua esperienza e la sua familiarità con i mercati e i leader globali, un patrimonio fondamentale in questo momento di crisi.

Tuttavia, persone vicine ad Obama dicono che una decisione finale non è ancora stata presa e che Timothy Geithner, il presidente della Federal Reserve di New York, è ancora in lizza per la poltrona occupata oggi da Henry Paulson. Geithner, 47 anni, sarebbe gradito a molti esponenti della comunità finanziaria e sarebbe anche un volto nuovo in un'amministrazione che ha fatto del cambiamento e dalla novità uno dei suoi punti di forza elettorali. Geithner ha vissuto in prima persona i peggiori momenti della crisi di Wall Stret: è stato il punto di riferimento della banca centrale americana negli interventi su Bear Stearns e American International Group, così come nelle trattative, poi fallite, per evitare il crollo di Lehman Brothers. Un altro nome accreditato è quello di Paul Volcker, presidente della Fed dal 1979 al 1987, a cui viene riconosciuto il merito di aver sconfitto l'inflazione all'inizio degli anni 80.

Durante la campagna elettorale Obama lo ha interpellato di frequente, e la sua nomina rappresenterebbe una scelta di esperienza e credibilità consolidate anche se il fattore anagrafico (Volcker ha 81 anni) non sembra avvantaggiarlo. Meno accreditato appare il nome di Sheila Bair, presidente della Federal Deposit Insurance Corporation - l'agenzia che garantisce i depositi bancari negli Stati Uniti. Bair ha assunto un ruolo molto attivo nel voler frenare le banche dal pignorare le case dei clienti in ritardo sul pagamento delle rate sui mutui, e Obama ha indicato questa come una delle priorità per il prossimo segretario al Tesoro. Bair sarebbe anche la prima donna ad occupare quella posizione di governo. Sono stati anche fatti il nome di Robert Rubin, un altro ex segretario del Tesoro nell'era Clinton che però avrebbe già detto di non essere interessato a tornare a Washington, e quello del governatore del New Jersey John Corzine. Quest'ultimo, come Paulson, è stato amministratore delegato di Goldman Sachs ed anche senatore, e rappresenterebbe una scelta credibile viste le sue credenziali sia a Wall Street che a Washington. Suggestiva - anche se poco realistica - sarebbe infine la nomina del finanziere Warren Buffett, sostenitore di Obama, considerato una delle voci più sagge e rispettate della finanza mondiale.

Fonte: Apcom