23 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Grazie alla stagione estiva calda e soleggiata, il livello qualitativo è decisamente soddisfacente

4.850.000 quintali la produzione di uva trasformata dalle cantine sociali in Emilia Romagna

Bilancio della vendemmia, nuova Ocm Vino e analisi dei mercati al centro del convegno con l’Assessore regionale Tiberio Rabboni in programma lunedì 10 novembre a Reggio Emilia

La produzione 2008 di uva dei 19.300 soci del comparto vitivinicolo di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna (1.100 addetti per un volume d’affari di quasi 500 milioni di euro), raggruppati in 33 cantine sociali, si attesta sui 4.850.000 quintali, risultando sostanzialmente stazionaria sui livelli del 2007. Le cantine sociali aderenti a Fedagri/Confcooperative rappresentano circa il 60% dell’intero raccolto regionale, che dovrebbe raggiungere gli 8,2 milioni di quintali (tendenzialmente stabile rispetto all’anno precedente), mentre la produzione nazionale di uva da vino secondo le ultime stime potrebbe sfiorare i 58 milioni di quintali (+5%).

È quanto dichiara Giovanni Bettini, presidente di Fedagri regionale, secondo il quale la stazionarietà produttiva in Emilia Romagna è il risultato di un andamento contrapposto tra la Romagna, dove la produzione ha segnato un incremento medio che ha superato il 15%, e l’Emilia, dove invece si è registrata una contrazione anche consistente, variabile nelle diverse province tra il 15 ed il 35%. Un fenomeno, questo, legato soprattutto all’andamento stagionale, caratterizzato da eccessiva piovosità in primavera e da temperature molto elevate ed assenza di precipitazioni, soprattutto nella fascia collinare romagnola, in estate. Un’altra causa è da attribuire alle malattie fungine che quest’anno hanno interessato alcuni vigneti.

Il bilancio della vendemmia di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna sarà uno dei temi al centro del convegno su «Nuova Ocm Vino e mercati: quali sfide per la cooperazione?» in programma a Reggio Emilia lunedì 10 novembre, alle ore 9.30, presso la Sala Convegni di Confcooperative, in Largo M. Gerra 1, organizzato congiuntamente da Fedagri Emilia Romagna e Confcooperative Reggio Emilia. Inoltre, il convegno proporrà un’analisi delle opportunità offerte dalla nuova Organizzazione Comune di Mercato (Ocm) del settore vitivinicolo, nonché l’esame delle possibilità di sbocco per i vini emiliano-romagnoli sui mercati italiani ed esteri.

A questo riguardo, verrà dedicata attenzione alle misure di promozione dei vini previste dalla nuova Ocm, che potranno essere colte appieno solo se sarà aumentato il livello di organizzazione commerciale del sistema cooperativo, rafforzando quel processo di aggregazione e crescente cooperazione sul quale Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna punta con decisione da tempo per ottenere risultati sempre migliori sul mercato nazionale ed estero.

I lavori saranno aperti da Giorgio Gianotti, presidente settore vitivinicolo Confcooperative Reggio Emilia, e da Ivo Guerra, presidente settore vitivinicolo Fedagri regionale. Interverranno, poi, Giuseppe Battistuzzi, responsabile Settore vitivinicolo Fedagri/Confcooperative nazionale; Gabriele Canali, dell’Università Cattolica di Piacenza; Giancarlo Prevarin, direttore generale Cantine dei Colli Berici di Vicenza. Le conclusioni saranno affidate a Giuseppe Alai, presidente Confcooperative Reggio Emilia; Paolo Bruni, presidente Fedagri/Confcooperative; Tiberio Rabboni, Assessore Agricoltura Regione Emilia Romagna.

Tornando all’esame dei conferimenti di uva alle cantine sociali di Fedagri Emilia Romagna, il responsabile regionale del Settore Vitivinicolo della Federazione, Ivo Guerra, sottolinea come la provincia in cui si è registrata la contrazione maggiore è Piacenza, dove sono stati trasformati dalle cantine sociali circa 102.000 quintali di uva (-39%); in netto calo (-21%) anche la produzione in provincia di Modena, attestatasi sui 560.000 quintali. Più contenuta la diminuzione a Reggio Emilia, dove il conferimento ha raggiunto quota 1.190.000 quintali (-14,5% sul 2007).

«Sempre restando in Emilia – prosegue Guerra – l’unica provincia in cui si è registrato un incremento è quella di Bologna, dove l’uva trasformata è cresciuta del 4%, attestandosi sui 330.000 quintali. Passando alla Romagna, mostra un aumento del 4% anche il conferimento in provincia di Rimini, che si colloca sui 50.000 quintali. Più consistente l’incremento in provincia di Forlì (+8%), dove l’uva lavorata ha raggiunto i 555.000 quintali, e di Ravenna (+17,6%), dove si sono superati i 2 milioni di quintali».

«Grazie al favorevole andamento climatico estivo – conclude Guerra – il livello qualitativo dell’uva conferita alle cantine sociali di Fedagri/Confcooperative Emilia Romagna è decisamente buono. Resta al contrario un’incognita la capacità del mercato di remunerare adeguatamente il vino ottenuto, risultato rispetto al quale rimane come imperativo per gli amministratori delle cantine sociali cooperative l’impegno ad adottare quei modelli organizzativi adeguati per recuperare più valore aggiunto a favore dei produttori agricoli soci».