5 settembre 2025
Aggiornato 03:00

Codici è stata cancellata dall'Albo prefettizio in Emilia Romagna

«Per aver denunciato le scandalose inefficienze del sistema antiusura e l'inerzia delle istituzioni»

L’associazione CODICI ha appena appreso da una comunicazione della Prefettura di Bologna di essere stata cancellata dall’albo prefettizio come associazione ed organizzazione di assistenza e solidarietà ai soggetti danneggiati da attività estorsive.

« Siamo profondamente amareggiati e scandalizzati da quanto in oggetto - commenta il segretario nazionale del CODICI, Ivano Giacomelli. E’ evidente che il provvedimento è una ritorsione nei nostri confronti per avere avuto il coraggio di rompere il muro di omertà e il silenzio sulle inefficienze delle istituzioni che si occupano di lotta all’usura. Oramai è evidente che invece di cercare di risolvere i problemi e aiutare le vittime di usura, si preferisca colpire chi tra mille e mille difficoltà cerca di dare un vero aiuto al crescente numero di cittadini che vanno sotto usura. La Prefettura con una motivazione pretestuosa ci ha comunicato la cancellazione dall’Albo, impedendoci così di poterci costituire parte civile nei processi a fianco delle vittime».

Il provvedimento, infatti, cade tempestivamente dopo la recente denuncia del CODICI in merito alla storia dell’imprenditore spovraindebitato di Dozza, ancora in attesa di risposte da parte delle Istituzioni.
Il nostro assistito, titolare di una ditta individuale, si trova in una situazione difficile di sovraindebitamento cui non riesce a far fronte per aver contratto nel 2007, a causa delle difficoltà di liquidità relative alla sua attività, un debito complessivo di circa 63.000 Euro. La ditta del nostro assistito è al momento in fase di ripresa e ciò lo ha portato a voler uscire dal suo stato di sovraindebitamento e si informato sulle modalità, scoprendo l’esistenza di alcuni fondi di prevenzione all’usura ai quali è legalmente possibile accedervi. Pertanto, il Sig. si rivolge a più Confidi presenti nella regione Emilia Romagna ( consorzi di garanzia collettiva dei fidi che svolgono attività di prestazione di garanzie per agevolare le imprese nell’accesso ai finanziamenti, a breve medio e lungo termine, destinati allo sviluppo delle attività economiche e produttive), chiedendo di accedere ai fondi di prevenzione dell’usura previsti dalla legge 108 del 1996. Il nostro assistito, nonostante la denuncia in conferenza stampa del CODICI e i continui solleciti alle Istituzioni, sta ancora aspettando degli aiuti.
«La Prefettura – continua il segretario Nazionale- invece di intervenire in favore della vittima, scoperchiando il sistema della gestione dei fondi prevenzione, ha pensato bene di agire in ritorsione nei confronti di chi ha avuto l’ardire di chiedere legalità e rispetto dei cittadini».
Pertanto, il CODICI annuncia battaglia: non ci piegheremo a questo nuovo regime che vuole mettere sotto silenzio chi ha ancora il coraggio di denunciare con forza le inefficienze del sistema.