25 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Trasporti pubblici

«No ai tagli ai treni dei pendolari, sì a nuove tramvie e aumento dei treni regionali»

Lunedì dalle 7 del mattino deputati, consiglieri regionali e amministratori nelle città e nelle stazioni tra i pendolari per il miglioramento del trasporto pubblico. A Firenze, cuore della protesta, sit-in al Duomo per la tramvia

Questa mattina dalle 7 del mattino, parlamentari, consiglieri regionali, amministratori locali, dirigenti e militanti del Partito Democratico in 100 stazioni ferroviarie d'Italia hanno incontrato pendolari e viaggiatori per presentare le proprie proposte per il trasporto pubblico locale. Si tratta di una iniziativa che prepara la manifestazione nazionale del prossimo 25 ottobre a Roma e con la quale il Pd intende portare all'attenzione degli italiani la necessità di interventi per ridurre la congestione e l'inquinamento e migliorare il trasporto ferroviario.

Firenze è stata una delle città più impegnate d'Italia, come dice Ermete Realacci, ministro dell'Ambiente del governo ombra del Pd, che è stato presente al volantinaggio alla stazione di Santa Maria Novella. Le altre stazioni coinvolte in città sono Rifredi e Campo Marte.

«Altro che tagli ai treni pendolari esistenti e già del tutto insufficienti. Il Governo continua a non occuparsi del trasporto pubblico locale. Siamo convinti - spiega Realacci - che sia necessario potenziare il trasporto pubblico locale per offrire un servizio migliore ai cittadini, per ridurre le emissioni di CO2 e i consumi energetici connessi al trasporto privato su gomma e in questo modo combattere i mutamenti climatici».

«Il trasporto assieme alla logistica e alle infrastrutture - dice il segretario regionale del Pd della Toscana Andrea Manciulli - sono settori nei quali si gioca la possibilità di sviluppo del Paese. Il Partito Democratico, tanto ne è consapevole, che si è fortemente impegnato in questo campo così come ha fato la Regione Toscana investendo grandi risorse, particolarmente rivolte al sistema infrastrutturale e all'ammodernamento dei mezzi di trasporto su ferro. Questo per noi - conclude Andrea Manciulli - è un terreno di fondamentale impegno che guarda agli interessi di tutti i fruitori del servizio di trasporto pubblico (i pendolari) ma consapevoli anche che i trasporti sono volano di sviluppo economico per l'intero tessuto produttivo della nostra regione»

«Per il trasporto pubblico, per i pendolari, occorrono risorse! - afferma l'assessore ai trasporti e alle infrastrutture della Regione Toscana Riccardo Conti - La Regione Toscana ha portato avanti finora sforzi significativi per migliorare, rendere più efficiente e aumentare la capacità del sistema di trasporto pubblico locale, in particolare del servizio ferroviario. Lo dimostrano le cifre degli investimenti infrastrutturali in corso e in previsione. Questi sforzi non possono essere vanificati. Non possono mancare le risorse per proseguire il lavoro iniziato in questo settore, che è prioritario per lo sviluppo sia economico che sociale della nostra regione».

«A Firenze metteremo al centro dell'iniziativa anche la necessità di concludere i lavori della tramvia che rappresenta un intervento strutturale per la mobilità sostenibile e più ecologica e viene assurdamente contestata dal centrodestra. E' l'anello di congiunzione con il trasporto ferroviario regionale dove l'obiettivo della Toscana è del raddoppio degli utenti portandoli dagli attuali 230.000 a 500.000», spiega Erasmo D'Angelis, presidente della commissione territorio e ambiente del consiglio regionale.

«L'aumento del prezzo della benzina sta spingendo i cittadini a ridurre l'uso dell'automobile producendo una domanda aggiuntiva di trasporto pubblico che ha bisogno di risposte immediate - spiega Valerio Vannetti, responsabile trasporti e infrastrutture Pd toscano -. Anche per questo occorrono risposte serie e risorse per treni e mezzi pubblici: l'opposto di quanto sta facendo il governo Berlusconi, sia con i pesanti tagli di risorse al settore gomma e ferro già effettuati sia con quelli previsti nella prossima manovra finanziaria, impedendo lo sviluppo di un competitivo, sicuro e confortevole sistema di trasporto pubblico».