3 ottobre 2025
Aggiornato 08:00
Programmi e investimenti in aiuti allo sviluppo

L'Iscos festeggia i 25 anni di attività

Pesenti: «Grande sostegno da lavoratori e pensionati ai progetti avviati nelle diverse parti del mondo»

Programmi e investimenti in aiuti allo sviluppo. Partner in America Latina, Asia, Africa, Est Europa, Medioriente.
Finanziamenti di lavoratori, pensionati, ma anche istituzioni. Sono i segni concreti dell'impegno dell'Iscos, l'istituto di solidarietà internazionale della Cisl che quest'anno festeggia i 25 anni di attività. Obiettivo principale dell'associazione è realizzare nei Paesi poveri progetti di sviluppo, in collaborazione con partner locali, oltre che avviare in Italia azioni di sensibilizzazione.

Dal Mozambico alla Bosnia Ezergovina, dall'Argentina all'India, dalla Guinea alla Birmania, passando per Ecuador, Brasile, Burkina Faso, Ghana, Kosovo, Russia, Pakistan, Thailandia, Niger, Burundi: sono 43 i progetti realizzati in questi anni dall'Iscos Lombardia grazie ai contributi raccolti dal sindacato tra i propri iscritti.
«I lavoratori e i pensionati hanno dato un grande sostegno ai progetti avviati nelle diverse parti del mondo - sottolinea Gigi Petteni, segretario generale della Cisl Lombardia -. Aree che oggi rischiano di pagare il prezzo più alto della crisi finanziaria che sta colpendo i paesi già sviluppati». «Noi siamo giustamente preoccupati di perdere i nostri risparmi - aggiunge - ma in Asia, Africa, America Latina, milioni di persone rischiano di veder svanire concrete possibilità di sviluppo».Da sempre la Cisl e l'Iscos si preoccupano di cogliere i segnali di allarme che arrivano dai Paesi del sud del mondo, anticipandone le richieste d' aiuto. Ed anche intervenendo nelle emergenze.

L'impegno dei cooperanti, in questi oltre vent'anni, ha seguito l'evoluzione dei grandi avvenimenti storici e sociali: Iscos era in Brasile per aiutare il sindacato guidato dall'attuale presidente Lula; era in Bosnia Erzogovina e in Kosovo per sostenere la ricostruzione dopo il conflitto; era in Pakistan e in India dopo lo Tsunami. Oggi è in Niger, Pakistan e Birmania, per tre campagne di sostegno a favore dei bambini, in Burundi per un programma di aiuto e sicurezza alimentare, in Argentina per sviluppare iniziative nel settore dell'agriturismo.

«Naturalmente si può sempre fare di meglio e di più - commenta Rita Pavan, presidente di Iscos Lombardia -. La cooperazione non è una passeggiata, è un viaggio impegnativo ricco di difficoltà e di ostacoli, ma che dà anche
grandi soddisfazioni». «Un esempio concreto sono le attività avviate dal «Projecto Pesquero» in Salvador, che oggi continuano - aggiunge - e producono utili alle cooperative dei pescatori, che verranno reinvestiti, confermando la sostenibilità nel tempo del progetto, cartina tornasole di ogni attività».