28 agosto 2025
Aggiornato 01:30
La nautica risorsa delle Aree Marine Protette

Il Ministero al salone nautico di Genova

tavola rotonda sul tema: «Ambiente: la nautica risorsa delle aree marine protette», organizzata dall’Ucina nell’ambito del Salone nautico internazionale

Lo sviluppo della nautica procede ormai di pari passo con la tutela dell’ambiente. Su questo, a un anno e mezzo dalla firma del «Protocollo per la nautica», si è discusso questa mattina a Genova durante la tavola rotonda sul tema: «Ambiente: la nautica risorsa delle aree marine protette», organizzata dall’Ucina (Unione nazionale dei cantieri e delle industrie nautiche e affini) nell’ambito del Salone nautico internazionale.

Negli interventi degli esponenti del Ministero dell’Ambiente, rappresentato dall’avv. Luigi Pelaggi e dal dott. Aldo Cosentino, il dicastero ha auspicato che il «Protocollo per la nautica» – nel quale si disciplina tra l’altro l’uso delle barche nelle aree marine protette, secondo il reale impatto esercitato sull’ecosistema - venga recepito immediatamente nelle 24 aree marine protette dove già sono previsti meccanismi e provvedimenti di tutela.

E si è fatto il punto sull’istituzione di altre aree marine protette per le quali già è in atto l’istruttoria. A conclusione del percorso di approvazione i siti saranno complessivamente 52. Interesse primario del Ministero – hanno sostenuto i relatori - è trovare un equilibrio tra la tutela ambientale e le esigenze di sviluppo dei territori interessati, in una logica di offerta turistica eco-compatibile e sostenibile. Rispettando le regole fissate dalle norme sulla tutela, si è sottolineato, è possibile coniugare la salvaguardia dell’ecosistema marino con l’opportunità di consentire a tutti, diportisti inclusi, di godere al meglio della natura.