Cani e gatti sui treni, dietrofront di Trenitalia
Enpa soddisfatta: «Detentore sia responsabile»
«Siamo pienamente soddisfatti per la revoca del divieto che, a partire da domani, avrebbe impedito ai cani e ai gatti di peso superiore ai sei chilogrammi di viaggiare sui treni al seguito dei detentori». Lo ha dichiarato Carla Rocchi, Presidente dell'Ente Nazionale Protezione Animali. «Ringraziamo il sottosegretario Francesca Martini per l'ottimo lavoro di mediazione ma ringraziamo anche Trenitalia per l'annullamento del divieto che noi, sin dal primo momento, abbiamo contestato ritenendolo inutile per la finalità dichiarata di eliminare i parassiti dai vagoni ed estremamente pericoloso per il destino di centinaia di migliaia di animali».
L'Ente Nazionale Protezione Animali, pur confermando la presenza nelle piazze italiane, nel prossimo week end, per la tradizionale Giornata degli Animali, ha deciso quindi di annullare la petizione nazionale che proprio in quella occasione doveva essere lanciata per chiedere a Trenitalia di annullare il divieto.
«In Italia – ha aggiunto Carla Rocchi – bisogna aumentare gli spazi di convivenza responsabile con gli animali. La politica dei divieti è dannosa per tutti. Dobbiamo considerare che le città, le infrastrutture, gli spazi privati e quelli comuni sono abitati da tutti, animali compresi che a pieno titolo fanno parte della natura. La sfida che ci attende è quella di rendere pienamente applicati i diritti esistenti degli animali e di introdurne di nuovi. L'impegno deve essere anche di carattere culturale perché solo con un approccio di questo tipo sarà possibile risolvere problemi come il randagismo, i maltrattamenti ma anche i divieti di accesso in spiaggia degli animali. La decisione di Trenitalia andava invece nella direzione opposta: trasformava, nell'immaginario, l'animale in portatore di parassiti. Così non è e il divieto era pericoloso non solo per i limiti che Trenitalia stava per imporre, ma anche perché si sanciva un sospetto infondato. Occorre tuttavia, e noi della Protezione Animali lo facciamo con forza, invitare le persone alla detenzione responsabile degli animali: pulizia, cura, decoro sono impegni cui nessuno deve sottrarsi».
Enpa, contro il provvedimento, aveva annunciato una petizione nazionale da lanciare in occasione della Giornata degli Animali in programma per il 4 e il 5 ottobre. Nel frattempo, Enpa si era mobilitata a tutti i livelli. Dopo il pronunciamento della Regione Liguria, i coordinatori della Protezione Animali del Lazio e della Lombardia avevano scritto a tutti i consiglieri della Regione di appartenenza mentre la Presidente Nazionale di Enpa, in strettissimo contatto con il sottosegretario Martini, aveva scritto a tutti i Presidenti di Regione.
MARTINI: NASCE TAVOLO TECNICO PER PROBLEMI IGIENE DEI TRENI
«Nasce oggi all'incontro con l'amministratore delegato Trenitalia, Vincenzo Strano, un tavolo tecnico presso questo ministero, che mi vedrà impegnata anche personalmente, per valutare con Trenitalia il miglior approccio rispetto al tema dell'accessibilità dei cani a bordo dei treni». E' quanto ha dichiarato il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini. «Il nostro supporto a Trenitalia – ha aggiunto il sottosegretario - riguarderà non soltanto l'aspetto dell'accessibilità degli animali in sicurezza per tutti i viaggiatori, ma anche alcuni aspetti problematici di natura igienico sanitaria che hanno riguardato l'azienda in materia di parassiti. A tale proposito vorrei sottolineare che i parassiti trovati sui vagoni sono in assoluta preminenza cimici, ovvero parassiti che popolano l'essere umano e non il cane».
GASPARRI (PDL): OTTIMA DECISIONE DI TRENITALIA
«Ottima la decisione di Trenitalia di sospendere l'ordine di servizio che avrebbe vietato ai cani di grossa taglia viaggi in treno. L'istituzione di un tavolo tecnico di concerto tra il sottosegretario al Welfare Martini e Trenitalia è una soluzione ideale per trovare un punto di convergenza tra le esigenze della sicurezza, dell'igiene unitamente al rispetto dei passeggeri. Siamo tutti concordi nel ritenere che la taglia di un cane non possa essere una discriminante e che la presenza di parassiti sui treni non sia da imputare agli animali domestici. Siamo certi che con Trenitalia si possa giungere presto ad una soluzione più giusta e condivisa». Lo ha dichiarato il presidente del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri.
LOSACCO (PD): ISTITUIAMO APPOSITI SPAZI SUI TRENI
«Tra il divieto di accesso per i cani sui treni ed un accesso indiscriminato, perché non pensare ad una terza via, istituendo degli appositi spazi per gli animali domestici?». E' quanto afferma Alberto Losacco, deputato del Partito Democratico commentando la decisione di Trenitalia. «Ci sembra una decisione dettata dal buon senso, che rispetti sia le esigenze dei proprietari dei cani sia quelle degli altri passeggeri, Trenitalia crei degli spazi per far viaggiare gli animali in condizione di sicurezza e igiene. Un apposito spazio che poi sia facile da pulire e disinfettare in modo da non creare disagi agli altri viaggiatori».
PORETTI (RADICALI-PD): VAGONI SPORCHI? COLPA DELL'AZIENDA
La senatrice Donatella Poretti, parlamentare Radicale-Partito Democratico, riconosce al sottosegretario Francesca Martini il merito di aver fatto sospendere «l'assurdo ordine di servizio di Trenitalia» che impediva il trasporto di animali domestici oltre i 6 chilogrammi di peso sui treni. «Brava sottosegretario - afferma Poretti - hai ridato dignità e rispetto ai 150 mila cani e gatti che l'anno scorso si erano avvalsi dei vagoni di Trenitalia, il monopolista che ha solo dimostrato come la ragionevolezza non faccia parte della propria cultura d'impresa. La sospensione il giorno prima dell'entrata in vigore ha già fatto un doppio danno: culturale, di messa all'indice degli animali invece che le colpe di Trenitalia e delle cattive pulizie; pratico per chi aveva organizzato un viaggio e non ha potuto farlo. Sia chiaro, però, che sospensione significa soppressione dell'ordine di servizio e non un rinvio di una revisione della normativa che ponga ulteriori limitazioni alla libertà di mobilità per i cittadini proprietari di cani e gatti. Perché il problema del sudicio dei vagoni dei treni non è legato ai nostri amici a quattro zampe, ma alle errate scelte e disposizioni di Trenitalia in materia».
FS, L'AMMINISTRATORE DELEGATO: SU DIVIETO DEI CANI SUI TRENI NON TORNEREMO INDIETRO
«Sul divieto di far salire sui treni i cani sopra i sei chilogrammi non torneremo indietro». Lo ha detto l'amministratore delegato di FS, Mauro Moretti, nel pomeriggio a Roma a margine della presentazione di un protocollo di intesa con i consumatori. «Per adesso – ha aggiunto – abbiamo aderito alla richiesta fatta dal sottosegretario Martini di sospendere questa iniziativa per quindici giorni e poterla approfondire. La misura però non verrà ritirata per due motivi: innanzitutto perché c'è una tipologia di cani che incutono timore ai passeggeri, come pittbull e rottweiler. Questo tipo di cani non possono entrare anche se con la museruola. Il secondo problema invece riguarda l'igiene. Gli animali dovranno essere contenuti in box, in modo tale che non vengano a contatto con i posti frequentati dalle persone. Come misura abbiamo cercato di stabilire le dimensioni e il peso e sono queste le questioni su cui stiamo discutendo. Non so dire dove si arriverà ma su questa cosa non possiamo tornare indietro». Moretti ha inoltre parlato di centinaia di lettere di protesta di passeggeri che si lamentano per la presenza di animali ma ha omesso di dichiarare che in questi giorni sono stati migliaia i reclami contro Trenitalia per l'introduzione del divieto di far salire a bordo i cani e i gatti.
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