23 agosto 2025
Aggiornato 08:00
Infrastrutture

Nuova strada del Santo

Chisso: «Completata entro il 2010»

«Se oggi ufficializziamo il via all’ultimo tratto della nuova Strada del Santo è perché, grazie alla Giunta Galan, le cose sono profondamente cambiate rispetto ai percorsi ad ostacoli del passato: abbiamo dato concretezza al federalismo stradale, dimostrando che, quando possiamo fare da soli, realizziamo prima, meglio e con meno spese le infrastrutture che servono alle nostre comunità». Lo ha sottolineato l’assessore alle politiche della mobilità del Veneto Renato Chisso, intervenendo questa mattina alla cerimonia di posa della prima pietra di quello che tecnicamente si chiama III° Lotto della Strada Regionale 308 «nuova del Santo». Accanto a Chisso c’erano il presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro, il vicesindaco di Castelfranco Fiorenzo Vanzetto e il primo cittadino di Resana Mario Frasson, presenti tra gli altri i consiglieri regionali Flavio Frasson, Amedeo Gerolimetto, Remo Sernagiotto e l’on. Luciano Dussin.

La manifestazione ha celebrare un evento atteso da circa mezzo secolo dai Comuni e dai cittadini interessati ad un nuovo efficiente e sicuro collegamento tra Padova e Castelfranco, e lo ha fatto con i tempi dell’ufficialità, mentre quelli dei lavori veri sono stati addirittura più rapidi: i cantieri sono stati infatti aperti l’1 settembre scorso. E che si tratti di un’opera davvero voluta lo ha dimostrato anche la presenza, fatto del tutto inconsueto per le infrastrutture, di un comitato a favore dell’opera, con tanto di cartelli e striscioni. «La strada sarà terminata per l’estate del 2010 – ha annunciato Chisso – completando così tutta la nuova Strada del Santo, che nel tratto già realizzato fino a sud di Resana ha portato benefici concreti alla mobilità e ai cittadini dei Comuni fino a poco tempo fa attraversati nel loro centro dalla vecchia strada statale». L’assessore regionale ha inoltre annunciato che si provvederà anche a risistemare la tangenziale di Castelfranco, il cui fondo stradale è oggi piuttosto accidentato, ricordando inoltre che il federalismo stradale trasformerà i pedaggi autostradali in ulteriori risorse pubbliche per il territorio veneto. Chisso ha infine ringraziato i cittadini per la pazienza e per «la fiducia mai persa nel confronti delle istituzioni regionale e locali, che hanno utilizzato al meglio i soldi versati con le tasse».

Il tratto di completamento ha una lunghezza complessiva di 4,9 chilometri ed è collegata alle estremità con la nuova viabilità già esistente mediante due rotatorie. Lungo l’asse viario saranno realizzati tre sottopassi carrabili, oltre ad una fitta rete di viabilità complementare, per garantire la mobilità locale. La principale opera d’arte è un viadotto di 180 metri. La viabilità ciclopedonale che consente la connessione fra la SR 307 e via Boscalto sarà garantita attraverso la realizzazione di un sottopasso. Il costo complessivo dell’opera è di 28 milioni 900 mila euro, a totale carico della Regione. L’infrastruttura permetterà di liberare dal traffico il centro abitato di Resana, dentro il quale corre, si fa per dire, l’unica direttrice finora esistente tra Padova e Castelfranco, appesantita dalla confluenza con la Strada Regionale n.245 «Castellana».

La nuova Strada del Santo ha avuto una vita assai travagliata: discussa per decenni, il primo tratto era stato realizzato dall’ANAS negli anni 90 da Padova fino alla località di San Michele delle Badesse, nel Comune di Borgoricco. Si è poi concretato il cosiddetto federalismo stradale con il trasferimento di parte della viabilità statale alla Regione e l’avvio della società Veneto Strade, compartecipata da Regione e Province: il progetto esecutivo del secondo lotto era stato approvato nel 2002 e l’opera è stata aperta al traffico nel novembre del 2007. Tra meno di tre anni il totale completamento.