19 aprile 2024
Aggiornato 08:30
Fiera Millenaria / convegni

Emergenze veterinarie in provincia di Mantova

I casi della malattia vescicolare, della bluetongue e dell’influenza aviaria

«Emergenze veterinarie in provincia di Mantova: i casi della Malattia Vescicolare, della Bluetongue e dell’Influenza Aviaria» è il tema del convegno organizzato dall’Asl di mantova che si terrà mercoledì 10 settembre (ore 21) nel centro congressi della Fiera Millenaria. Interverranno Paolo Rasori (direttore Dipartimento di Prevenzione ASL di Mantova) e i veterinari dirigenti Roberto Lasagna, Flavio Aldi e Alessandro Costa.

La provincia di Mantova vanta un patrimonio zootecnico che la pone tra le prime in Italia come numero di suini, bovini e avicoli allevati, paragonabile a quello dell’intera Emilia Romagna.
Questo comporta che le problematiche sollevate dalla diffusione di alcune malattie all’interno delle popolazioni allevate coinvolgano un consistente numero di animali e di operatori
Inoltre anche le numerose aziende di macellazione e di trasformazione, che intrattengono rapporti commerciali con Paesi dell’UE e non, vedono limitate le loro possibilità di esportazione.

Nel corso del 2006 l’epidemia di Malattia Vescicolare ha interessato molti allevamenti della Lombardia, con picchi di rilievo nelle province di Brescia e Mantova. In particolare, nella provincia di Mantova sono stati abbattuti circa 30.000 suini e lo stato di zona infetta ha procurato notevoli difficoltà sia agli allevatori coinvolti dai focolai sia a tutti quegli stabilimenti che, per poter esportare in certi Paesi, devono garantire che i loro prodotti non provengano da zone in cui si sono verificati casi di questa malattia.
Ugualmente oggi molti allevatori mantovani di bovini devono vaccinare i loro animali contro la Bluetongue e sono soggetti a limitazioni per quanto riguarda la movimentazione degli stessi, in quanto la provincia di Mantova, con quella di Verona in cui si sono verificati alcuni focolai, fa parte della cosiddetta «zona di restrizione».
Non va dimenticato che per alcune di queste malattie l’esistenza di un rischio anche remoto di trasmissibilità all’uomo ha generato in passato dei veri e propri stati di psicosi collettiva nei consumatori, come nel caso della BSE o più recentemente dell’Influenza Aviaria, nel corso delle quali i consumi di carne bovina e avicola sono rispettivamente crollati.

L’intento del convegno è quello di informare in relazione alle attività svolte in queste situazioni per impedire la diffusione delle malattie, per riacquisire lo status sanitario preesistente la comparsa delle stesse e dunque per consentire ai numerosi operatori di lavorare nelle condizioni ottimali per esprimere le proprie potenzialità. Nel contempo verranno fornite indicazioni sulle azioni da intraprendere per proteggere gli allevamenti da possibili contaminazioni.