Treni locali, Cavallera: «Quali soluzioni propone la regione?»
«Condividiamo l’analisi compiuta dall’assessore regionale ai Trasporti sui gravi problemi in cui versa il trasporto ferroviario locale, ma ci saremmo attesi che alla diagnosi seguisse anche qualche proposta di soluzione»
«Condividiamo l’analisi compiuta dall’assessore regionale ai Trasporti sui gravi problemi in cui versa il trasporto ferroviario locale, ma ci saremmo attesi che alla diagnosi seguisse anche qualche proposta di soluzione». Così il consigliere regionale di Forza Italia, Ugo Cavallera, interviene in merito alle numerose criticità e inefficienze lamentate dai pendolari che utilizzano quotidianamente il treno.
«Anche se ritardi, guasti e sporcizia dei vagoni sono purtroppo all’ordine del giorno su tutte le linee ferroviarie regionali, in questi giorni le segnalazioni provengono soprattutto dal Basso Piemonte per i viaggiatori diretti verso Genova e la Liguria», spiega Cavallera. «L’assessore ritiene che all’origine dei disagi ci sia la mancanza di coordinamento fra Regioni nella gestione della rete ferroviaria. Mi chiedo, dunque, perché Piemonte e Liguria che da tempo discutono di un ipotetico progetto di fusione, il Limonte, per coordinare ambiziose attività logistiche, infrastrutturali e di trasporto ad alta velocità, non si preoccupino di guardare anche ai problemi a più breve scadenza, stabilendo per esempio una programmazione coordinata dei servizi ferroviari offerti agli utenti».
L’esponente azzurro, che ha interpellato la Giunta regionale sul tema, fa notare che un maggiore confronto in questo campo fra le due Regioni darebbe loro più forza e voce in capitolo anche nelle relazioni con Trenitalia per la definizione del contratto di servizio.
«Si è tanto parlato sui giornali di un sodalizio fra Piemonte e Liguria per la realizzazione di impegnativi progetti quali nuove piattaforme logistiche, un sistema di banchina asciutta per collegare il porto di Genova al retroterra piemontese, il Terzo Valico – afferma Cavallera – tutte legittime e importanti opere che però rientrano nella pianificazione nazionale e richiedono quindi una competenza statale e una verifica di compatibilità con le norme comunitarie. La Regione farebbe quindi meglio a concentrarsi maggiormente anche sul trasporto pubblico locale, una materia dove ha invece piena competenza e disponibilità, allo scopo di impiegare le pur non ingenti risorse per dare qualche segnale di miglioramento, specie nel servizio ferroviario locale, che ha ormai raggiunto livelli di qualità inaccettabili».
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