Nei guai il poeta della fiorentina
Nella macelleria di Dario Cecchini, diventato famoso per le sue poesie sulla fiorentina, i Nas hanno trovato carne scaduta, insetti eagnatele
Ins. («Guardate la ciccia, la ciccia rossa». Cecchini bacia la carne). Chissà se Dario Cecchini avrebbe baciato pure le bistecche che aveva in congelatore sabato scorso. Sì, perché il poeta-macellaio di Panzano in Chianti, diventato famoso per la sua battaglia in versi per il ritorno della fiorentina sulle tavole degli italiani, nel retrobottega aveva un quintale di carne scaduta da mesi. Lo hanno pizzicato, quattro giorni fa, i carabinieri del Nas, che nel congelatore del poeta della fiorentina hanno trovato di tutto: insetti, ragnatele e 94 chilogrammi di carne scaduta, che gli agenti hanno provveduto a sequestrare.
Il magistrato, inoltre, ha subito emesso un decreto penale di condanna da seimila euro. Il vate-macellaio si è difeso spiegando che la carne non doveva essere venduta, che non era scaduta e che comunque tanto la carne in freezer dura almeno un anno. «Quella carne era destinata ad essere data in beneficenza - ha spiegato Cecchini - e comunque era carne di qualità». Ins. («Fiorentina torna a casa di Cecchini che lui ti dà i bacetti e i morsini«). Si, hai ragione Cecchini. Preferibilmente però senza insettini.