19 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Internet e privacy

Dopo la denuncia, Fastweb ha smesso di schedare gli utenti

ADUC: «Dai nostri test effettuati nelle ultime 24 ore, risulta che Fastweb abbia cessato questa subdola forma di phishing»

Due giorni fa abbiamo denunciato al Garante della Privacy il gestore Fastweb che, andando ben oltre il mandato del Gip di Bergamo di impedire l'accesso al sito Pirate Bay, reindirizzava gli utenti su un sito che fa capo all'Ifpi, l'associazione dell'industria discografica. In questo modo, l'utente Fastweb poteva a sua insaputa ritrovarsi schedato dalle major dell'industria discografica.

Dai nostri test effettuati nelle ultime 24 ore, risulta che Fastweb abbia cessato questa subdola forma di phishing (recandosi su quel sito, a chiunque, anche ad un semplice curioso, potevano essere carpiti una serie di dati personali).
Sinceramente non comprendiamo il comportamento di questo gestore, che ha messo a rischio la privacy dei suoi clienti. In una risposta alla nostra denuncia, Fastweb si è giustificata dicendo che a legittimare il suo agire era una disposizione della Polizia giudiziaria.

Se questa disposizione esista o meno, non siamo in grado di dirlo. Possiamo però affermare con certezza che qualora esistesse, essa sarebbe illegittima, e sorprende che un gestore come Fastweb abbia supinamente accettato di applicarla.
Ci auguriamo che la prossima volta, i gestori consultino i propri legali prima di dar luogo a comportamenti illegittimi e gravemente lesivi dei diritti dei propri utenti. Fino a prova contraria viviamo in uno Stato di diritto, e non in uno Stato di polizia.
Ci auguriamo che il Garante della privacy proceda a sanzionare il comportamento del gestore per i potenziali danni procurati agli utenti Fastweb che nei giorni scorsi hanno tentato di raggiungere il sito www.thepiratebay.org.

Notiziario Aduc Tlc