29 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Il virus della lingua blu ha minacciato il bestiame europeo nel 2006-2007

Identificato il ceppo del virus della lingua blu

Si ritiene che il ceppo abbia avuto origine nell'Africa subsahariana

Un'equipe internazionale di scienziati, inclusi istituti europei e un istituto in Sudafrica, ha identificato il ceppo del virus della lingua blu che ha minacciato il bestiame europeo nel 2006-2007. Si ritiene che il ceppo abbia avuto origine nell'Africa subsahariana.

La ricerca, finanziata in parte dall'UE, è stata pubblicata in un recente articolo nella rivista Virology. Barbara Sherry, uno degli editori di Virology, ha commentato l'importanza di questa ricerca. «Delle informazioni così tempestive e di importanza sempre maggiore sulle origini dei virus emergenti non porteranno solo a una maggiore comprensione su come si diffondono i virus come quello della lingua blu, ma anche a uno sviluppo razionale dei vaccini,» ha commentato.

Il virus della lingua blu prende il nome dalla sua caratteristica principale: la lingua degli animali colpiti diventa blu, una condizione chiamata cianosi della lingua. Il virus è caratterizzato anche da febbre alta, salivazione eccessiva e rigonfiamento di testa e collo. Viene trasmesso dagli insetti e attacca i ruminanti come bovini, caprini e cervidi, ma soprattutto gli ovini.

Nel 2006 le autorità sono state allertate su un focolaio del virus della lingua blu che si stava diffondendo nel Nord Europa. Nel 2007 il virus è uscito dall'ibernazione ed ha colpito il Regno Unito, confermando la paura che le malattie animali stessero attraversando sempre di più i confini internazionali.

Gli esperti erano preoccupati anche da quanto a nord riuscisse a diffondersi il virus. Scoperto inizialmente in Sudafrica, il virus della lingua blu è arrivato in Europa meridionale alla fine degli anni '90. Non si prevedeva una sua migrazione verso nord dato che gli esperti ritenevano che il virus non fosse in grado di sopravvivere alle temperature fredde dei paesi europei situati ad altitudini elevate. Le temperature fredde e le forti gelate uccidono i moscerini che trasmettono la malattia.

Quando il virus ha raggiunto l'Olanda, era necessaria una spiegazione sul perché stesse succedendo. Gli scienziati dovevano scoprire se avevano a che fare con un nuovo ceppo virale e dovevano capire come si stava adattando il virus.

I risultati indicano che nonostante gli elevati livelli di somiglianza ad altri ceppi europei, il virus della lingua blu che stava colpendo il bestiame europeo «rappresenta l'introduzione di un nuovo ceppo, che ha avuto origine nell'Africa subsahariana».

Grazie alla ricerca, gli scienziati saranno in grado di paragonare questo ceppo con eventuali focolai futuri, contribuendo a monitorare il movimento del virus. I confronti fatti contribuiranno anche all'identificazione di eventuali eventi di riassortimento successivi che coinvolgono questo ceppo e all'identificazione di altri ceppi correlati che si manifestano in luoghi diversi.

Il suo arrivo così a nord è stato attribuito ai cambiamenti climatici e il focolaio iniziale coincide con le temperature massime record registrate in Europa nel 2006. Tuttavia, invece di essere distrutto dal freddo inverno, il virus è riuscito a sopravvivere ed ha continuato a progredire in Europa nel 2007. In alcune aree europee quasi il 50% del bestiame è andato perduto a causa del virus della lingua blu.