La precisazione del Gruppo FS sul provvedimento di licenziamento per giusta causa
«Il provvedimento di licenziamento non è stato notificato il giorno di Ferragosto, come impropriamente comunicato, ma al termine della procedura prevista dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto Collettivo Nazionale delle Attività ferroviarie»
In relazione alla nota della rivista «Ancora In Marcia!» diffusa nella tarda mattinata dalle Agenzie di stampa, il Gruppo Ferrovie dello Stato precisa che il provvedimento di licenziamento per giusta causa del signor Dante De Angelis non è stato notificato il giorno di Ferragosto, come impropriamente comunicato, ma al termine della procedura prevista dallo Statuto dei Lavoratori e dal Contratto Collettivo Nazionale delle Attività ferroviarie.
Il procedimento disciplinare è iniziato il 25 luglio 2008 con la formale contestazione scritta da parte dell'azienda ed il provvedimento è stato depositato per la notifica mercoledì 13 agosto. Nel merito il provvedimento non è stato motivato per aver diffuso notizie sull'episodio verificatisi il 14 luglio 2008, peraltro ampiamente noto, quanto piuttosto per avere reso dichiarazioni contrarie alla verità, infondate e pretestuose, sia sulle cause che sugli effetti dell'episodio stesso. Innanzitutto sulle cause dichiarando che il problema è ricollegabile a carenze di manutenzione e usura, fatto assolutamente non vero perché causato invece da una errore di manovra da parte del personale.
Ancora più gravi le dichiarazioni sugli effetti che hanno gettato un ingiustificato allarme sulla sicurezza dei treni di Trenitalia. Come invece è stato più volte sottolineato, non solo dalle FS ma anche dai sindacati, mai e poi mai nell'episodio in questione è stata messa in discussione la sicurezza dei viaggiatori e dei lavoratori.
Trenitalia ha comunque richiesto alle ditte costruttrici di mettere in atto le soluzioni tecniche per evitare questo tipo di inconvenienti che, seppure non hanno inciso sulla sicurezza, hanno comunque causato rilevanti danni materiali e di immagine. Queste dichiarazioni hanno quindi creato un grave danno all'azienda gettando discredito e generando nella clientela una percezione negativa proprio nel periodo feriale, quando il traffico passeggeri registra le punte più elevate dell’intero anno.
Le affermazioni infondate del De Angelis, quindi, costituiscono una palese violazione dei suoi doveri di dipendente, del corretto modo di svolgere gli specifici compiti attribuitigli dall’art. 50, d.lgs. 81/2008 sulla sicurezza, e delle regole contenute nel Codice Etico del Gruppo FS. Per quanto infine attiene al precedente licenziamento in carico al De Angelis, va precisato che il suo reintegro è avvenuto in seguito ad una trattativa che si è conclusa con l'accettazione di un giorno di sospensione dal lavoro. Tale accettazione da parte del De Angelis dimostra di fatto il ricoscimento della responsabilita' contestata.
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