3 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Effetti sull’ambiente, sulla biodiversità e sul clima destinati a durare anni

Incendi: danni per 5500 euro per ogni ettaro di bosco a fuoco

E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento al vasto rogo che in Sicilia, nel Palermitano, ha distrutto oltre cento ettari di vegetazione

Ai danni economici provocati dagli incendi, che sono stati stimati in 5500 euro per ettaro di bosco andato a fuoco, si sommano gli effetti sull’ambiente, sulla biodiversità e sul clima che sono destinati a durare anni. E’ quanto afferma la Coldiretti, in riferimento al vasto rogo che in Sicilia, nel Palermitano, ha distrutto oltre cento ettari di vegetazione.

Gli incendi - sostiene la Coldiretti sulla base di uno studio del Wwf spagnolo sulle perdite economiche causate dagli incendi forestali - provocato danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuti alla perdita di biodiversità (distrutte piante e uccisi animali) e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono i polmoni verdi del paese e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica responsabile dei cambiamenti climatici. Per ogni ettaro di macchia mediterranea andato in fumo muoiono in media secondo la Lipu 400 animali tra mammiferi, uccelli e rettili.

Ma sono migliaia le varietà vegetali danneggiate dagli incendi come i boschi di querce, di faggio, di castagno, di cerro, ma anche i funghi e le erbe aromatiche. Nelle foreste andate a fuoco - sostiene la Coldiretti - sono peraltro impedite anche tutte le attività umane tradizionali del bosco come la raccolta della legna, dei tartufi e dei piccoli frutti, ma anche quelle di natura hobbistica come i funghi che coinvolgono a settembre decine di migliaia di appassionati.
In Italia - secondo la Coldiretti - è aumentata del 20 per cento la superficie forestale nazionale negli ultimi venti anni e oggi più di un terzo della Penisola è ricoperta di verde per un totale di oltre 10 milioni ettari, pari al 35 della superficie nazionale. La crescita delle foreste – sottolinea la Coldiretti - è però accompagnata da preoccupanti fenomeni di abbandono e oggi una superficie forestale di circa 1,5 milioni ettari si trova senza la presenza di un imprenditore agricolo che possa svolgere attività di custodia, di valorizzazione, di protezione e di sorveglianza, anche nei confronti dei piromani.

La novità del 2008 è l'attività di controllo e vigilanza sul territorio assicurata dagli agricoltori rangers che, grazie alla Coldiretti, si impegnano nell'azione di prevenzione e informazione anche nei confronti dei piu' piccoli con la divulgazione della conoscenza del bosco e dei suoi prodotti e sui danni provocati dagli incendi all'ambiente, alla biodiversità e all'economia, nell'ambito del progetto «Non scherzate col fuoco» la campagna di monitoraggio, prevenzione e informazione sugli incendi boschivi, organizzata in collaborazione con Legambiente insieme al Dipartimento della Protezione Civile.
Di fronte ad un fenomeno che ormai si ripropone ogni anno c'è la necessità di coinvolgere le imprese agricole nell'attività di prevenzione, incentivando un'azione di sorveglianza, manutenzione e gestione delle foreste. Occorre cogliere - sottolinea la Coldiretti - le opportunità offerte dalla legge di orientamento che invita le pubbliche amministrazioni a stipulare convenzioni con gli agricoltori per lo svolgimento di attività funzionali «alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale» anche attraverso l'utilizzo di mezzi meccanici agricoli».

Sono ancora troppo pochi - conclude la Coldiretti - i Comuni che nell'opera di prevenzione dagli incendi coinvolgono gli imprenditori agricoli che potrebbero, all'occorrenza, trasformarsi in vere e proprie squadre antincendio mettendo a disposizione delle amministrazioni pubbliche, nella lotta contro il fuoco, i mezzi, le attrezzature e le professionalità, utilizzate per i normali lavori agricoli.