26 aprile 2024
Aggiornato 00:30
Impresa

Fisco, le proposte di CNA Biella

Le proposte dell'Associazione degli artigiani per un fisco più equo e sostenibile per gli artigiani e le piccole imprese

BIELLA - Molto resta ancora da fare per arrivare ad un fisco più equo e sostenibile per le piccole imprese. Bisogna agire senza indugio sui seguenti punti:

1) ridurre la tassazione sul reddito delle imprese personali e sul lavoro autonomo, partendo dai redditi medio-bassi, utilizzando le risorse provenienti dalla «spending review» e dalla lotta all’evasione;

2) rivedere la tassazione IRPEF delle imprese personali e degli autonomi, prevedendo delle riduzioni automatiche all’aumentare del reddito dichiarato rispetto al reddito «normale» che emerge dai nuovi Indicatori Sintetici di Affidabilità (ISA) (chi più è efficiente meno paga);

3) rendere l’IMU pagata sugli immobili strumentali delle imprese completamente deducibile dal reddito d’impresa;

4) prevedere il riporto delle perdite per le imprese che adottano il regime semplificato di determinazione del reddito secondo i criteri di cassa, già con riferimento alle perdite generate nel 2017;

5) trasformare le detrazioni relative a spese per lavori edili in crediti d’imposta cedibili agli intermediari finanziari, modificando ed integrando i regimi di cessione attualmente in vigore;

6) definire il concetto di insussistenza di autonoma organizzazione ai fini del non assoggettamento all’IRAP ed aumentare la franchigia IRAP ad almeno 30 mila euro;

7) rivedere i criteri per l’attribuzione dei valori catastali degli immobili, al fine di allinearli periodicamente ai valori di mercato ad invarianza di gettito;

8) agevolare il passaggio generazionale delle imprese individuali tramite la completa neutralità fiscale delle cessioni d’azienda, al pari di quanto previsto in caso di conferimenti;

9) evitare di spostare sulle imprese gli oneri dei controlli attraverso un uso intelligente della fatturazione elettronica BtoB, eliminando nel più breve tempo possibile tutti i regimi Iva del «reverse charge» attualmente previsti, lo «split payment», nonché la ritenuta dell’8%, applicata sui bonifici relativi a spese per cui sono riconosciute le detrazioni fiscali.

10) Introdurre la Flat tax. La Flat tax deve essere introdotta in modo progressivo e credibile secondo un piano che, sulla base delle risorse rese disponibili attraverso il recupero dell’evasione e la riduzione della spesa pubblica:

  • 1)  preveda la riduzione delle aliquote IRPEF a partire da quelle più basse del 23% e del 27%;
  • 2) elimini la discriminazione attuale operata dalle detrazioni da lavoro delle piccole imprese personali.

11) Estensione del regime forfetario. Il regime forfettario deve essere esteso a tutte le imprese individuali e professionisti con ricavi inferiori a 100.000 euro è sicuramente la via giusta. Una misura che coniuga una reale semplificazione fiscale insieme ad una forte riduzione della pressione fiscale per centinaia di migliaia di imprese.  Il regime forfetario nasce da una proposta della CNA che, purtroppo e con rammarico della CNA, ha  visto una applicazione limitata alle sole imprese con ricavi compresi tra i 25 mila e 50 mila euro, per effetto dei vincoli comunitari, dal momento che il regime, tra l’altro, prevede l’esonero dall’applicazione dell’IVA.