L'amarezza del sindaco: «Movida? I furbetti non tirino la corda»
Mercoledì scorso per Carisio alcuni locali non avrebbero rispettato i limiti del volume della musica... Proteste dai campeggiatori
VIVERONE – E' amareggiato il sindaco Renzo Carisio. Mercoledì della scorsa settimana sperava che tutto filasse liscio, nel corso della tradizionale «Movida». E invece i soliti problemi sono arrivati puntuali.
IL SINDACO - «Diversi gestori di campeggi si sono lamentati per la musica troppo alta di alcuni locali - spiega l'amministratore -. Peccato... Quando ci sono stati i controlli, la scorsa settimana, tutto è filato liscio. Evidentemente la voce ha girato in fretta... L'altra sera, invece, che i tecnici dell'Arpa non c'erano per misurare il rispetto dei decibel, probabilmente qualcuno ha fatto il furbo. Davvero peccato. Non è questo il modo di fare. Non è quello che avevamo concordato con i vari soggetti che animano la 'Movida'. Io faccio appello al buon senso e alla convivenza e poi c'è chi aspetta che forze dell'ordine o tecnici non ci siano per fare quello che vuole. Non va bene. Farò le mie valutazioni. E per l'anno prossimo vedremo il da farsi».
STOP? - Di chiusura il sindaco non vuole neanche sentire parlare. «Mai detto. Ci mancherebbe - conclude Carisio -. I vantaggi però di questi appuntamenti devono esserci per tutti. O almeno nessuno deve avere danni. Se i locali hanno il diritto di far ascoltare musica e far ballare, i campeggiatori hanno il diritto di far dormire tranquillamente i propri ospiti. L'anno prossimo andrà trovato un equilibrio tra le esigenze di tutti. Senza eccezioni».
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