29 aprile 2024
Aggiornato 06:00
Mangiare fuori

Tra la Bossola ed Andrate, al Sambuco di Terry e Silvano

Lungo il Tracciolino, nel comune di Donato ma anche a pochi chilometri da Andrate, dominando la pianura e gustando i piatti della tradizione

DONATO -  Si, geograficamente questo punto di incontri umani e gastronomici si trova nel comune di Donato, ma qui si arriva comodamente anche da Andrate, percorrendo un piccolo tratto di strada sterrata, non comprendendo come mai dei 24 chilometri di Tracciolino solo gli ultimi tre - provenendo dalla Bossola in direzione Andrate - siano rimasti in queste precarie condizioni. Comunque sia, con o senza polvere sugli occhiali, qui si può giungere agilmente anche salendo da uno stradino che congiunge direttamente il punto in cui si trova la Trattoria Il Sambuco con la municipalità di Donato, potendo poi lasciare l'auto nel parcheggio privato della trattoria oppure sui margini del Tracciolino stesso.

AUTO, MOTO, BICI - Questo Sambuco si dimostra adeguato a soddisfare diverse esigenze, quindi non solo lo scarso appetito di automobilisti saliti fin qui per sfuggire alla calura cittadina, ma anche quello più robusto di ciclisti della domenica e di camminatori instancabili, che qui trovano rifugio, pace, tranquillità e sostanza, per poi proseguire rigenerati nel corpo e nello spirito; le stesse motivazioni che trovano i motociclisti che decidono di far volentieri tappa strategica nella veranda del Sambuco.

IL MENÙ ALLA LAVAGNA - Sotto la minimalista definizione di «antipasti misti» si cela in realtà una sequenza che rappresenta di per se stessa quasi un intero pranzo, perché oltre ai prevedibili affettati di qui e d'altrove, ci saranno anche le castagne al burro a profumare l'aria, le melanzane al verde, il formaggio San Carlino, i peperoni in agrodolce, un assaggio di tome d'alpeggio, una frittata con zucchine e parmigiano, altre verdure in carpione e tutto ciò che la stagione impone di utilizzare prioritariamente.

I PIATTI FORTI - Silvano è un cuoco esperto, con esperienze passate di un certo spessore, anche in ambiti diversi dalla ristorazione, ma il suo gusto per i piatti della tradizione che coniugano i sapori del Biellese, del Canavese e della prossima Valle d'Aosta va oltre la semplice esecuzione di una ricetta classica, essendo anche ricercatore di ricettari che non lasciano spazio alle scorciatoie o alla cucina light. Basta assaggiare «La Carbonade» o il pollo alla cacciatora per capire il senso del discorso, o la convincente polenta fatta con le farine di Netro, servita al naturale o «conciata».

QUALITÀ E PREZZO -  Leggere tra le righe di Tripadvisor che questa è una trattoria costosa fa abbastanza sorridere, perché condividendo l'impressionante assortimento di antipasti e poi scegliendo un piatto principale tra quelli sopra citati sarà ben difficile trovare spazio nello stomaco per altro che non sia un fresco dessert, aggiungendo mezzo litro di fresco vino bianco in caraffa e chiudendo il conto sotto i 30 euro, veramente ben spesi. Certo, non lontano da qui, sia a est che a ovest si può spendere anche meno, ma soccombendo sotto il peso di grassi saturi quanto inutili, e badando a chiudere entrambi gli occhi sui piatti per superare lo sconforto.