Ospedale, diagnosi del tumore al colon assistita dal computer
Nuova eccellenza al Degli Infermi grazie ad una donazione del Fondo Tempia del valore di 86 mila euro
BIELLA - La Fondazione Edo ed Elvo Tempia ha donato all’Azienda Sanitaria Locale un innovativo sistema per la diagnosi precoce del tumore del colon retto assistita dal computer: il «CAD-Colon». Si tratta di un programma informatico di ultima generazione, del valore di 86 mila euro, che viene utilizzato in radiologia e che consente allo specialista una miglior lettura degli esiti della colonscopia virtuale. La colonscopia virtuale è un esame diagnostico che permette di osservare l’interno dell’intestino senza dover ricorrere all’inserimento di sonde, bensì tramite una ricostruzione «virtuale», dunque a computer, dell’area sui cui l’indagine viene effettuata. Il ruolo del «CAD-Colon» è dunque quello di elaborare i dati ricavati dalla colonscopia virtuale, facilitando la lettura degli esiti e garantendo una migliore accuratezza della diagnosi. All’ospedale degli Infermi, la colonscopia virtuale viene eseguita su pazienti selezionati e, in particolare, nei casi in cui non è possibile ricorrere all’esecuzione di altri esami diagnostici.
I NUMERI - Le statistiche riferiscono che il tumore del colon retto rappresenta la seconda causa di mortalità per neoplasia sia nei maschi, dopo quello del polmone, sia nelle donne, dopo quello della mammella. E una patologia che in Europa colpisce ogni anno più di 400 mila persone. Il programma di screening può essere efficace in questo caso poiché si tratta di una malattia a crescita lenta, con il passaggio da adenoma o polipo a lesione tumorale in circa dieci anni.
ECCELLENZA - Con questa donazione, la radiologia biellese aggiunge un ulteriore tassello all’offerta di prestazioni diagnostiche che l’Azienda già eroga. All’ospedale degli Infermi, il paziente affetto da tumore del colon retto viene preso in carico sin dal momento degli accertamenti diagnostici e può completare in questa stessa struttura il suo percorso clinico e terapeutico, con una presa in carico a 360°, proprio grazie alle competenze degli specialisti e alle tecnologie di cui la struttura ospedaliera biellese è dotata.