24 aprile 2024
Aggiornato 10:00
Giornata mondiale dedicata alla protezione dell'Infanzia

Save The children: 40 milioni di bambini vittime di abusi

75 milioni inoltre non hanno accesso all'istruzione

ROMA - In occasione della giornata mondiale dedicata alla protezione dell'Infanzia, Save The Children pubblica un rapporto con stime inquietanti. Sono 75 milioni nel mondo i bambini che non hanno la possibilità di andare a scuola, dice Save the Childre, mentre 40 milioni vivono in paesi colpiti o reduci da guerre. Altrettanti, cioè circa 40 milioni sono i minori vittime di abusi e negligenze.

I NUMERI DEL «PROBLEMA» - Inoltre 275 milioni di bambini sono costretti ogni anno ad assistere a episodi di violenza e maltrattamenti all'interno delle mura di casa (in Italia la cifra raggiungerebbe 1 milione).

126 milioni bambini nel mondo sono coinvolti in attività lavorative rischiose e nocive. 250.000 arruolati come bambini e bambine-soldato. 22 milioni profughi e sfollati a seguito di guerre.

175 milioni si stima saranno i minori vittime dell'aumento dei disastri naturali nel corso del prossimo decennio. Quasi 9 milioni sotto i 5 anni continuano a morire ogni anno, la gran parte per malattie curabili e prevenibili come complicazioni neonatali, polmonite, diarrea, malaria, morbillo.

RIDURRE LE DISTANZE - «Istruzione, protezione, salute, cibo non sono ancora un diritto per tutti i bambini, anzi a goderne pienamente è la minoranza dei bambini non certo la maggioranza», commenta Valerio Neri, Direttore Generale di Save the Children Italia, alla vigilia della Giornata Mondiale dell'Infanzia (domani, 20 novembre). «La sfida oggi è ridurre le enormi distanze fra bambini molto tutelati e bambini che hanno zero diritti - a partire da quello di vivere e sopravvivere - affrontando al contempo nuove sfide, come quella dei cambiamenti climatici, che rischiano di amplificare la forbice tra bambini di serie A e bambini di serie B».