28 marzo 2024
Aggiornato 22:00
Fiaccolata guidata dalla Cgil

Agguati Firenze, a Torino due manifestazioni anti razzismo

Siamo lontani dai numeri della manifestazione di Firenze. Torino è rimasta fredda al richiamo di chi vuol dire no al razzismo. Neanche mille persone sfilano in città, pochi i torinesi

TORINO - I Rom da una parte in una fiaccolata guidata dalla Cgil e dall'Assocazione Terra del Fuoco, che è giunta alle 19,30 davanti a Palazzo Civico. I senegalesi e gli africani dall'altra in corteo da piazza Castello a Porta Nuova, dove hanno osservato un minuto di silenzio per i connazionali uccisi a Firenze il 13 dicembre scorso. Duecento cinquanta da un lato, circa 500 dall'altra per dire «Stop al razzismo»; non solo quello dell'estremista che ha ucciso i due senegalesi a Firenze, ma anche quello recentissimo del blitz punitivo che proprio a Torino ha messo a ferro e fuoco il campo rom della Continassa, in seguito a una falsa denuncia per stupro.

Siamo lontani dai numeri della manifestazione di Firenze. Torino è rimasta fredda al richiamo di chi vuol dire no al razzismo. la città che più di ogni altra in Italia a partire dagli anni'50 è stata meta ambita di immigrati, italiani provenienti dal Sud Italia, questa sera è sembrata indifferente. Il centro era sì gremito di torinesi, ma soprattutto impegnati nello shopping natalizio.
Donata Canta, segretario della Cgil torinese, in testa al corteo ha esortato: «Bisogna reagire, tutti, anche chi non è razzista deve scendere in piazza e reagire. Si parla tanto di manovra economica, ma l'Italia va risanata anche dal punto di vista dell'integrazione». Michele Curto, capogruppo di Sel in Comune, ha detto che la fiaccolata è stata il simbolo del «corpo sano di Torino, che reagisce». Pochi tuttavia i volti dei torinesi che spuntano dai due cortei, prevalentemente affollati da immigrati stranieri.
Pacifico il corteo dei senegalesi e degli africani che hanno sfilato per via Po e poi per via San Massimo, passando da San Salvario, quartiere multietnico per eccellenza a Torino, e fermandosi con un minuto di silenzio in onore dei morti di Firenze alla stazione di Porta Nuova.