8 ottobre 2024
Aggiornato 00:30
Udine

Promozione della lingua friulana: patto tra Arlef e Comune

Per il sindaco la tutela a la diffusione della marilenghe rappresenta una priorità

UDINE - È stato firmato a palazzo D’Aronco il Protocollo d’Intesa tra l’ARLeF – Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane, e il Comune di Udine, rappresentati rispettivamente dal presidente Eros Cisilino e dal sindaco Pietro Fontanini.
Il documento, la cui stesura è stata dettata dalla consapevolezza della necessità di adottare azioni volte alla tutela e alla valorizzazione delle lingue minoritarie, e nello specifico di quella friulana, si prefigge l’obiettivo di dare piena attuazione ad azioni specifiche, utili ad assicurare una presenza della lingua friulana all’interno delle strutture e dei servizi del Comune di Udine, garantendo il rispetto dei diritti linguistici secondo quanto sancito dalla Carta Europea delle lingue regionali o minoritarie, dalla Convenzione quadro sulla protezione delle minoranze nazionali, dall’art. 6 della Costituzione Italiana, dalla Legge 482/99 sulla tutela delle minoranze linguistiche storiche e dalla Legge Regionale 29/2007 sulla tutela della lingua friulana.

«I soggetti - è scritto nel documento - si impegnano a istituire per i prossimi 3 anni un tavolo di lavoro con momenti di incontro periodici cui parteciperanno i referenti di progetto dell’ARLeF e del Comune di Udine, al fine di collaborare per la promozione e la realizzazione di comuni azioni di sviluppo e di sostegno della lingua friulana in tutti i settori individuati dal presente protocollo (comunicazione istituzionale, cultura, musei, manifestazioni, sport e tempo libero, associazionismo, salute, sicurezza, sociale, istruzione e servizi educativi, commercio e attività produttive, ambiente, mobilità e trasporti). In relazione a tali obiettivi e riconoscendosi reciprocamente, le parti individueranno gli strumenti più idonei e verificheranno la fattibilità delle attività, le priorità e i tempi di realizzazione».
In quest’ottica di collaborazione e di divisione dei ruoli, l’ARLeF si farà carico della consulenza linguistica, del servizio di traduzione, della consulenza tecnica in materia di politica linguistica, della validazione e certificazione rispetto alle azioni di promozione dell’uso della lingua friulana e della condivisione sui propri canali di comunicazione; il Comune di Udine coinvolgerà i propri uffici nel coordinamento delle attività previste per l’attuazione del Protocollo e metterà a disposizione le proprie risorse economiche per la realizzazione di materiali e delle azioni previste, veicolandole sui propri canali di comunicazione.

«La tutela della lingua friulana - ha sottolineato il primo cittadino - rappresenta una delle mie priorità come sindaco di Udine fin dalla stesura del programma con cui sono stato eletto. Ma affinché l’obiettivo di dare finalmente attuazione alla legislazione comunitaria, statale e regionale in materia di tutela delle lingue minoritarie sia raggiunto, occorre chiarire ruoli e compiti dei soggetti istituzionali che sono chiamati a farsi carico di questa sfida che è storica e culturale allo stesso tempo. Per quanto riguarda il Comune di Udine, l’interlocutore naturale e già ampiamente collaudato è rappresentato dall’ARLeF, con la quale oggi andiamo a compiere un ulteriore passo nella direzione della definizione di una strategia efficace e puntuale grazie alla quale la nostra lingua troverà piena cittadinanza in ambito sociale e culturale, nei progetti dedicati ai più giovani e più in generale nella vita delle persone. Per questo la Capitale del Friuli è pronta a farsi carico in maniera attiva del proprio ruolo di guida del territorio in questa battaglia che è purtroppo ancora lontana dall’essere vinta, definendo un metodo vincente e replicabile in tutti i Comuni della Provincia». Questo il commento di Eros Cisilino: «La firma di questo protocollo di intesa col Comune di Udine rappresenta un momento significativo per l’ARLeF che, come da Statuto, favorisce e promuove la nascita di proficue collaborazioni con organismi pubblici e privati ai fini della promozione e della diffusione della lingua friulana nei diversi ambiti della società contemporanea. Nel corso degli anni l’Agenzia e il Comune hanno lavorato in sinergia su diversi settori. Tra le collaborazioni più recenti, ad esempio, vi è il servizio di traduzione in lingua friulana di tutti i pannelli descrittivi della Galleria d’Arte Antica e del Museo della Fotografia, il cui nuovo allestimento è stato inaugurato solo qualche giorno fa. La firma di questa nuova intesa rafforza dunque l’impegno comune e la strada già intrapresa, con l’obiettivo di estendere le azioni di sviluppo e sostegno della lingua friulana in ogni ambito comunicativo e nelle diverse forme e modalità individuate, dalla cultura alla sanità, dal tempo libero e lo sport ai servizi educativi».