19 aprile 2024
Aggiornato 15:00
L'iniziativa

ARLeF dedica il Lunari 2020 ai detti delle 12 minoranze dello Stato italiano

Realizzato in versione da tavolo, celebra i 20 anni della legge 482/99 ed è in distribuzione gratuita alla sede dell’Agenzia

UDINE - Il 25 novembre 1999 con l’approvazione della Legge n. 482 'Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche', la Repubblica Italiana riconosceva 12 minoranze linguistiche storiche parlanti idiomi diversi dall'italiano. Si mettevano così in atto due principi fondamentali, sanciti dalla Costituzione attraverso l’art. 3: «Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali», e l’art. 6: «La Repubblica tutela con apposite norme le minoranze linguistiche». Era, di fatto l’inizio di un importante percorso di valorizzazione e tutela che quest’anno compie 20 anni. Per celebrare tutto ciò, l’ARLeF - Agenzia Regionale per la Lingua Friulana, ha ideato il Lunari 2020, in versione da tavolo, come un viaggio che, mese dopo mese, simbolicamente attraversa l’Italia delle minoranze ricordandone il valore culturale e la lingua, principale custode dell’identità e del senso di appartenenza di un popolo.

Le 12 lingue sono, lo ricordiamo, l’albanese parlato da 100.000 persone in Calabria, Sicilia, Puglia, Basilicata, Campania, Molise e Abruzzo; il catalano con i suoi circa 7.500 parlanti in Sardegna; il croato del Molise, con una popolazione di 1.000 unità; il francese diffuso in Valle d’Aosta e Piemonte, con oltre 95.000 parlanti; il francoprovenzale presente tanto in Valle d’Aosta e Piemonte quanto in Puglia e parlato da 70.000 persone; il greco della Puglia e della Calabria, con oltre 10.000 parlanti; il ladino del Trentino Alto Adige e del Veneto, che conta 31.000 parlanti; l’occitano presente in Piemonte, Liguria e Calabria e parlato da 100.000 persone; il sardo che in Sardegna è la lingua utilizzata da un milione di persone; e infine, le 3 minoranze compresenti nella nostra regione: lo sloveno che in Friuli VG conta circa 61.000 parlanti; il tedesco diffuso in Valle d’Aosta, Piemonte, Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli e parlato da 361.000 locutori; e, ovviamente, il friulano, con i suoi oltre 610.000 parlanti in 173 Comuni del Friuli e in 3 del Veneto.

Nel Lunari, ogni minoranza è simbolicamente resa attraverso un detto, segnalato all’ARLeF dalle stesse comunità come il più rappresentativo e identificativo, proposto in lingua originale e corredata di traduzione in friulano e italiano. Stampato in un numero limitato di copie, il Lunari è in distribuzione gratuita presso la sede dell’ARLeF (in Via Prefettura 13 a Udine), fino ad esaurimento.