L'OWW Udine cade ancora: al Carnera a vincere è Piacenza
Lo sfogo di Pedone: “A questi giocatori mancano le pa**e e sarà meglio che le trovino il prima possibile”
UDINE - L'Old Wild West perde la sua sesta partita stagionale cadendo in casa al cospetto dell'Assigeco Piacenza, seconda in classifica, per 83 a 73. Il sesto campanello d'allarme, su undici partite finora disputate, ha provocato i fischi di molti spettatori al termine della partita con gli emiliani ed accesso le ire del presidente Pedone. Il numero uno friulano non ha usato giri di parole per commentare la prestazione scialba dei bianconeri: «A questi giocatori mancano le pa**e e sarà meglio che le trovino il prima possibile». Registrate le reazioni in casa udinese, è giusto e significativo anche dare conto di quelle in casa Piacenza. Coach Ceccarelli, da alcuni anni uno dei migliori allenatori della nouvelle vague della palla a spicchi, ha celebrato il successo emiliano in terra friulana con queste parole: «Dire che siamo contenti è un eufemismo, è stata una vittoria stratosferica. Per noi è stata la partita migliore dell'anno».
Reazioni forse un po' esagerate, da una parte e dall'altra, a conclusione di un incontro che ha visto Piacenza stare a lungo avanti nel punteggio, praticamente dalla fine del secondo quarto, ma che è riuscita ad avere ragione di Udine solamente nell'ultimo minuto di gioco, quando i bianconeri hanno buttato all'aria la possibilità di arrivare a -2 e giocarsi la vittoria nelle ultime due azioni di gioco. A -1'22» una tripla di Cromer - in ombra per 30', ma straripante nell'ultimo quarto – aveva, infatti, riportato a -5 Udine (73-78), costringendo coach Ceccarelli a chiamare il suo ultimo time-out. L'OWW aveva deciso di non ricorrere al fallo sistematico, venendo premiata dall'errore di Santiangeli che perdeva palla ricevendo una stoppata da Cortese. Sul ribaltamento di fronte, l'OWW aveva avuto la possibilità di accorciare ancora, ma le triple sbagliate da Amato e da Cortese (che non prendeva neppure il ferro) hanno cancellato ogni speranza di rimonta spalancando le porte alla vittoria degli ospiti.
Il risultato ha premiato la squadra più meritevole, capace di sopperire all'assenza di playmaker di ruolo dopo l'infortunio dell'americano, ex Verona, Ferguson ed in grado di difendere duro, al limite del fallo, per tutti e quaranta i minuti. Dall'altra parte una Udine al completo, ma che appare ancora una volta giù di condizione, con troppi giocatori discontinui e la sensazione di non avere ancora trovato «la quadra», cioè un sistema di gioco che riesca ad amalgamare giocatori di classe con utilissimi, se non indispensabili, portatori di acqua.
Apu Old Wild West Udine - UCC Assigeco Piacenza 73-83 (22-20, 28-30, 73-83)
Apu Old Wild West Udine: Cromer 21 (5/12, 3/6), Beverly 14 (4/8, 0/1), Antonutti 13 (5/9, 0/1), Amato 10 (1/2, 2/7), Penna 5 (1/3, 1/1), Cortese 5 (1/3, 1/5), Zilli 5 (2/7, 0/0), Fabi 0 (0/0, 0/3), Nobile 0 (0/0, 0/1), Jerkovic 0 (0/0, 0/2), Ohenhen n.e., Minisini n.e.. All. Ramagli.
Tiri liberi: 14 / 19 - Rimbalzi: 39 16 + 23 (Zilli 11) - Assist: 13 (Amato 7).
UCC Assigeco Piacenza: Ogide 21 (3/4, 5/10), Santiangeli 20 (2/3, 2/6), Hall 14 (3/8, 1/6), Piccoli 8 (2/5, 1/2), Molinaro 8 (4/5, 0/0), Gasparin 7 (2/4, 0/1), Ihedioha 4 (1/3, 0/0), Rota 1 (0/0, 0/3), Montanari n.e., Turini n.e.. All. Ceccarelli.
Tiri liberi: 23 / 30 - Rimbalzi: 29 6 + 23 (Gasparin 6) - Assist: 22 (Hall 7)
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