27 aprile 2024
Aggiornato 07:00
Udine

Il Cism ha festeggiato i suoi primi 50 anni di vita

Una storia che ha portato in città 40 mila ricercatori e 4.500 scienziati (tra cui alcuni premi Nobel) provenienti da 120 Paesi, la cui attività ha prodotto più di 500 pubblicazioni

UDINE - Da mezzo secolo è un luogo di incontro e di confronto per migliaia di scienziati e ricercatori che arrivano a Udine per i corsi, le lezioni e gli appuntamenti promossi a palazzo del Torso. Il Cism, Centro Internazionale di Scienze Meccaniche, come spesso accade, è più noto fuori dai confini che in regione, e non a caso in pochi si sono accorti che proprio nel 2019 taglia il traguardo dei 50 anni di attività. Fondato alla fine del 1968, è nei primi mesi del 1969 che inizia la sua azione scientifica e divulgativa, proseguita fino a oggi. E giovedì 11 aprile, nella sala del Consiglio comunale di palazzo D’Aronco, il mezzo secolo di vita è stato celebrato con un evento che ha coinvolto il presidente del Cism Mario Pezzetta, il vicesindaco Loris Michelini e decine di ricercatori e scienziati. 

A contestualizzare il periodo in cui venne alla luce il Cism è il presidente Pezzetta: «Il mondo era diviso in due blocchi: il Friuli era appena al di qua della Cortina di Ferro, durante l’estate l’Unione Sovietica aveva invaso la Cecoslovacchia, la contestazione studentesca non era ancora arrivata e a Udine non esisteva l’Università. In quell’anno Luigi Sobrero, scienziato visionario, stava cercando la sede per una nuova istituzione scientifica in grado di riunire gli scienziati dell’Est e dell’Ovest che si occupavano di meccanica. Trovò porte aperte nell’amministrazione provinciale di Udine, allora guidata da un giovane avvocato, Vinicio Turello. Affascinato dall’idea di costituire a Udine un polo scientifico internazionale – ricorda Pezzetta – Turello riuscì a convincere della bontà del progetto il sindaco di Udine Cadetto e il presidente della Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone Livi. Così il Friuli divenne essere regione ponte tra Est e Ovest anche attraverso la scienza, con i ricercatori più famosi attratti a Udine da quella che a partire dal 1969 sarebbe divenuta la loro casa madre, il Cism, Centro internazionale di scienze meccaniche».

Una storia che ha portato in città 40 mila ricercatori e 4.500 scienziati (tra cui alcuni premi Nobel) provenienti da 120 Paesi, la cui attività ha prodotto più di 500 pubblicazioni. Udine è conosciuta nelle grandi università americane come città sede del Cism, dove gli studiosi si confrontano diffondendo i risultati più avanzati della ricerca scientifica globale. Un esempio su tutti è quello dell’attuale segretario generale del Cism, Bernhard Schrefler, che attraverso l’oncofisica sta simulando l’efficacia di innovative cure antitumorali a disposizione dei medici.