Un progetto corale per prevenire l'uso di droghe tra i ragazzi
Si chiama "Sa.Pre.Mo" e coinvolge Questura, Azienda Sanitaria, Danieli e Confindustria Udine
UDINE - "Droga, gioco d'azzardo, web sono ormai dipendenze patologiche con cui convivono i nostri giovani e va fatta un'azione forte di prevenzione per sconfiggere questi fenomeni di disagio che purtroppo colpiscono in una condizione di destrutturazione sociale: è importante quindi questa grande alleanza tra Questura, sistema scolastico, Servizio sanitario regionale, istituzioni e partner privati alla base del progetto Sa.Pre.Mo». Lo ha sottolineato il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi intervenendo in sala Ajace a Udine alla presentazione del progetto di educazione alla salute e prevenzione dell'utilizzo di sostanze stupefacenti 'Sa.pre.mo', rivolto a 26 classi e oltre 500 ragazzi degli Istituti di istruzione secondaria di II grado della provincia che verranno coinvolti da 8 formatori.
Il progetto è promosso dalla Questura di Udine in collaborazione con il Dipartimento di prevenzione e quello delle Dipendenze dell'Azienda sanitaria universitaria integrata, con il partenariato di Danieli e Confindustria Udine e prevede incontri motivazionali e un concorso per video. «Saluto con piacere la presenza dei privati - ha aggiunto Riccardi rivolgendosi a Confindustria e Danieli - perché è insieme che possiamo contrastare questi fenomeni preoccupanti molto più presenti nella nostra società rispetto a ciò che pensiamo». A ricordare il dato che rende urgente questa alleanza è stato proprio il presidente del gruppo Danieli, Gianpietro Benedetti. «Apprendere che un terzo dei giovani fa uso di sostanze stupefacenti e che vi è il rischio per molti di essi di non potere esprimere la loro vitalità e energia ci ha fatto decidere a fare qualcosa di concreto e a partecipare al progetto: ho avuto la sensazione - ha affermato Benedetti - che ci sia la volontà di fare un lavoro di squadra, che coinvolge la società nelle sue varie articolazioni e responsabilità. Con molti incontri con i giovani da qui a giugno capiremo se il modello è efficacie o se serviranno degli aggiustamenti che apporteremo a settembre».
Secondo il questore di Udine Claudio Cracovia la situazione del consumo di droga non «è a livelli di guardia ma desta preoccupazione soprattutto nella popolazione più giovane». Secondo il questore «non basta esercitare opera di repressione, ma occorre incidere sulla domanda, è importante intercettare le ansie, le emozioni e le inquietudini dei ragazzi e proporre modelli positivi e allettanti che non siano quelli dello sballo da droghe e da alcool. Una scommessa - ha detto il questore - che ha bisogno di una risposta corale».
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