Centri commerciali, Fvg secondo dietro la Valle d’Aosta: 753 mq ogni mille abitanti
Da Pozzo (Confcommercio Fvg): «La politica tuteli il piccolo commercio»
UDINE - Nel 2017 è proseguita la dinamica espansiva della grande distribuzione organizzata (Gdo) che pone ormai stabilmente il Friuli Venezia Giulia al vertice in Italia per rapporto tra superfici di vendita e abitanti. A livello nazionale la Valle d’Aosta è al primo posto con 878 mq ogni mille abitanti, seguita dal Fvg con 753, mentre la media italiana è pari a 409 mq. Lo rileva l’Osservatorio trimestrale del terziario Fvg promosso dall’Ente bilaterale e curato da Ires Fvg e Format Research.
PROVINCIA DI UDINE PRIMA IN ITALIA - La provincia di Udine (con 938 mq per 1.000 abitanti, un valore superiore al doppio della media nazionale) risulta nell’indagine di Ires Fvg la prima in Italia seguita da quelle di Aosta (con 878, in quanto il territorio coincide con quello regionale) e Gorizia (825). Pordenone è invece dodicesima (634), Trieste 47esima (428), posizione più arretrata che si può attribuire sia ai limiti materiali dettati dal territorio, sia all’elevato grado di invecchiamento della popolazione, che implica una minore propensione ai consumi e anche agli spostamenti delle persone anziane, maggiormente legate ai piccoli negozi di prossimità. «I dati confermano un trend noto – commenta il presidente di Confcommercio regionale Giovanni Da Pozzo –. La regione è da tempo satura sul fronte Gdo e necessita di interventi della politica a favorire il rilancio di un commercio al dettaglio che mantiene la sua forte valenza sociale». Se si considera solo il comparto food (che comprende le superfici relative ai supermercati, ai minimercati e la parte alimentare degli ipermercati) il Fvg è primo in Italia con 352 mq di superficie di vendita ogni 1.000 abitanti, con Gorizia e Udine battistrada a pari merito (394 mq ogni mille abitanti)».
L'ANDAMENTO DELL'ULTIMO ANNO - Al primo gennaio 2018, ultimo dato attualmente disponibile, in base alle rilevazioni dell’Osservatorio del Commercio del ministero dello Sviluppo economico le superfici di vendita in regione erano pari a oltre 915.000 mq (+6,2% contro un incremento nazionale del +2,2%) che equivale a 29 esercizi della Gdo in più. La provincia di Udine evidenzia l’incremento maggiore (+9,8%), seguita da Gorizia (+4,7%). Nella provincia di Pordenone l’espansione è stata decisamente più moderata (+1,7%), quella di Trieste presenta un dato invariato. Sempre rispetto al 2017, l’aumento del numero dei punti vendita e delle superfici si è concentrato tra i grandi magazzini e le grandi superfici specializzate.
Tra il 2007 e il 2018 le superfici di vendita della Gdo in regione sono aumentate di oltre il 60%, in Italia nello stesso periodo l’incremento è stato meno accentuato e pari a +41%. La tipologia che è cresciuta di più è quella delle grandi superfici specializzate (raddoppiata +104,6%). I minimercati e i supermercati sono invece quelle che presentano gli incrementi meno sostenuti (+23,7% e +36,1%). Nell’ultimo decennio le aree di vendita delle grandi superfici specializzate sono aumentate soprattutto in provincia di Gorizia, evidenziando una presenza rilevante nella nostra regione (pari a poco meno del 6% del totale nazionale). Gli ambiti di specializzazione che sono cresciuti di più sono quelli relativi agli articoli sportivi, alle attrezzature da campeggio e alla vendita di prodotti del «fai da te» (ferramenta, bricolage e giardinaggio).
IL NUMERO DI ADDETTI - Sempre secondo le stime dell’Osservatorio del Commercio del ministero dello Sviluppo economico, il numero di addetti della grande distribuzione in Fvg è cresciuto di 3.500 unità dal 2007 al 2018. In particolare l’ultimo anno evidenzia un netto incremento dopo un periodo di sostanziale stabilità (da circa 11.500 occupati a oltre 12.200, di cui due terzi donne); si tratta di una dinamica positiva che deve essere considerata in un quadro più generale di ripresa dell’economia.
SEMPRE MENO PICCOLI ESERCIZI - Tra il 2009 e il 2018 si rileva una parallela diminuzione dei punti vendita del piccolo commercio. Per quanto riguarda il comparto alimentare si osserva una diminuzione particolarmente accentuata del numero di piccoli esercizi specializzati nella frutta e verdura e nei prodotti a base di carne. Nel settore non alimentare le dinamiche maggiormente negative hanno interessato i punti vendita di computer e attrezzature per ufficio, le ferramenta, i negozi di articoli sportivi e quelli di giocattoli, penalizzati dalla forte concorrenza delle catene della Gdo. Tra le poche eccezioni ci sono i negozi di telefonia, che hanno mostrato un’evoluzione positiva negli ultimi anni.