23 aprile 2024
Aggiornato 19:30
Il 6 ottobre

'Invito a Palazzo': Fondazione Friuli 'apre le porte' e mostra i suoi tesori

Il 6 ottobre, a Udine, sarà possibile ammirare Palazzo Contarini, il ‘Palazzo d’Oro’, il Monte di Pietà e Palazzo Strassoldo. In programma molti appuntamenti e visite guidare con i Ciceroni del Sello

UDINE - Nuovo appuntamento con ‘Invito a Palazzo’. L’Associazione Bancaria Italiana (Abi), in la collaborazione di l’Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio Spa (Acri), dà appuntamento per sabato 6 ottobre, alla XVII edizione della manifestazione che, ancora una volta, consentirà ad appassionati, cittadini e turisti, di visitare i palazzi delle Fondazioni di origine bancaria e delle Banche operanti in Italia.

I PALAZZI - In quella giornata, a Udine, si apriranno le porte non solo di Palazzo Contarini, il ‘Palazzo d’Oro’, sede di Fondazione Friuli (in via Manin 15) e del Palazzo del Monte di Pietà, sede di Intesa San Paolo (in via del Monte 1), che ospita in comodato le opere d’arte più antiche di proprietà sempre della Fondazione, ma anche di Palazzo Strassoldo, sede dell’Unicredit (via Vittorio Veneto, 20). 

IL PROGRAMMA - La giornata sarà ricca di eventi. Palazzo Contarini resterà aperto al pubblico dalle 10 alle 19. Gli ospiti saranno accompagnati alla scoperta delle splendide sale del ‘Palazzo d’Oro’ dagli studenti del Liceo Artistico Sello di Udine, Ciceroni per un giorno: spetterà a loro raccontare le opere d’arte e i documenti dell’archivio storico esposti per l’occasione. Ma non sarà l’unica iniziativa in programma per il 6 ottobre. 

SCRIPTORIUM FOROIULIENSE - La sede di Fondazione Friuli ‘diverrà’ per un giorno anche una ‘Fabbrica del Libro’ grazie all’appuntamento ‘Scriptorium Aureo: dalla realizzazione della carta alla scrittura e doratura’ a cura di Scriptorium Foroiuliense. I visitatori potranno scoprire come venivano realizzati i libri nel Medioevo. Un mastro cartaio, dopo aver mostrato agli ospiti come realizzare dei fogli di carta-cotone, metterà ‘alla prova’ i curiosi, che potranno misurarsi con questa incredibile esperienza. Con gli allievi della Scuola Italiana Amanuensi sarà inoltre possibile scoprire i segreti per realizzare gli inchiostri medievali e per l’occasione, i visitatori che lo vorranno, potranno farsi fare un tatoo ad Henné. Sempre il 6 ottobre sarà riproposta la Storia del Friuli Napoleonico attraverso stampe di editti e proclami originali dell’epoca (una collezione di proprietà della Fondazione Friuli e data in comodato proprio allo Scriptorium Foroiuliense). Una collezione, questa, completamente digitalizzata e archiviata con un software dedicato che consentirà di andare ‘Alla scoperta dell’Archiviazione Digitale 5.0’.

CIDUL – In una delle sale di Fondazione Friuli saranno esposte anche alcune carte, e due volumi, che testimoniano gli scontri avvenuti tra il 1615 e il 1617 in Friuli. L’appuntamento, intitolato 'Le guerre gradiscane (1615 – 1617) nella cartografia' sarà l’occasione per  ammirare sei carte originali del territorio interessato dagli eventi bellici con due documenti inediti, oltre a due volumi nei quali l’udinese 'Faustino Moisesso' racconta la sua esperienza nella cavalleria friulana, a cura dell’Associazione Culturale ‘Il Cidul’. Si tratta di un’appendice alla mostra 'Friuli-cartografia segreta dei collezionisti' visitabile fino al 21 ottobre nella chiesa di San Antonio Abate, dal mercoledì alla domenica, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. 

MONTE DI PIETÀ – Chi volesse ammirare gli interni del Palazzo del Monte di Pietà resterà stupito nello scoprire che proprio lì trovano collocazione numerosi dipinti – di proprietà della Fondazione Friuli - aventi in comune il tema della Pietà, eseguiti da personalità di rilievo della cultura figurativa rinascimentale e barocca del Friuli: Pomponio Amalteo, Sebastiano Secante, Camillo Lorio, Nicola Grassi, Palma il Giovane. Anche gli armadi dipinti del XVIII secolo, le sculture, le suppellettili e i pezzi d’arte moderna, pregevoli esempi della cultura artistica locale, collocati nelle sale del piano nobile del Monte, fanno parte della collezione della Fondazione Friuli.

fondazionefriuli.it