29 aprile 2024
Aggiornato 07:30
Il viaggio

Rientrati in Friuli i due ‘cavalieri’ in Vespa

Ciani e Fadelli hanno prestato soccorso a un amico a Tanghir vedendo sfumare l’obiettivo delle Canarie. Resta comunque la soddisfazione

PORCIA – Non sono riusciti a raggiungere le isole Canarie perché hanno deciso di fare una deviazione per soccorrere un altro vespista in panne nel cuore del Marocco. Ma Denis Ciani e Edi Fadelli sono comunque soddisfatti del loro viaggio: 23 giorni sulle loro Vespa Px percorrendo 9.200 chilometri. I due ‘cavalieri’ hanno fatto rientro in Friuli, portandosi dietro un sacco di cose di raccontare e, nonostante la lunghezza del tour su due ruote, una gran voglia di ripartire. Per il loro ritorno il Vespa Club Porcia (l’altro club coinvolto nell’avventura è quello di Udine) ha organizzato una grande festa a villa Dolfin chiamando amici e parenti, sponsor e tutti coloro che hanno contribuito a renderà realtà il viaggio.

LE PAROLE DEI DUE PROTAGONISTI - «Non siamo arrivati alle Canarie – racconta Ciani – perché abbiamo voluto correre in aiuto di un vespista in panne a Tinghir, oasi nel deserto del Sahara. Una deviazione di 381 chilometri che ci è costata la trasferta sulle isole, ma meglio così». Ciani a Fadelli, nella città marocchina, hanno aiutato a riparare una Vespa che non voleva saperne di ripartire, offrendo i loro pezzi di ricambio. Lo spirito vespistico è anche questo. «Abbiamo visto cose straordinarie – spiega Fadelli – incontrando persone fantastiche che ci hanno trattato sempre bene. In Marocco, in particolare, ci siamo trovati di fronte a grandi contraddizioni: nelle periferie persone che tagliavano l’erba e il grano a mano, nelle città il lusso più sfrenato». Ciani è riuscito a rispettare la promessa che aveva fatto al sindaco di Udine, Pietro Fontanini: far sventolare dalle gobbe di un cammello. «Raggiungere Capo Nord nel 2017 – ha detto ancora Fadelli – ci è servito per affrontare questo viaggio, che è stato decisamente più impegnativo». Italia, Francia, Spagna, Marocco e Portogallo: sono questi i Paesi attraversati dai due ‘cavalieri’, che hanno portato il nome dei Vespa Club di Udine e Porcia in tutte le località attraversate, da Marrakesh a Lourdes passando per Granada. Un viaggio che è stato accompagnato da uno sponsor particolarmente importante, Repsol, che ha voluto accogliere i due vespisti nel quartier generale di Madrid.

LA FESTA AL RIENTRO - «Siamo contenti che tutto sia andato per il meglio – ha confidato Marco Matteo, presidente del Vespa Club Porcia – i due ragazzi hanno fatto un giro bellissimo e siamo felici per loro. Ecco perché si sono meritati un’accoglienza festosa insieme a parenti e amici». Tra i protagonisti del viaggio ci sono anche i collaboratori della cooperativa Futura di San Vito al Tagliamento, che hanno seguito passo a passo il viaggio raccontandolo sul blog cavalierinvespa.wordpress.com e sulla pagina Facebook dedicata. I due ‘cavalieri’ non sono ancora appagati: l’obiettivo resta quello dichiarato: raggiungere i quattro punti cardinali d’Europa a bordo di una Vespa. Prossima meta, quindi una delle isole dell’Europa del Nord, nel 2019.