Docenti precari, Pittoni (Lega): «Aperti tre fronti per uscire dall'emergenza»
Il senatore friulano fa riferimento alla vicenda dei diplomati magistrale, 'retrocessi' da una sentenza del Consiglio di Stato
UDINE - «Sulla vicenda dei diplomati magistrale, 'retrocessi' da una sentenza del Consiglio di Stato, la Lega è attiva su tre fronti». La conferma arriva dal senatore friulano Mario Pittoni, responsabile federale Istruzione della Lega.
LE PRIME DUE AZIONI - Pittoni fa innanzittutto riferimento alla «richiesta di coinvolgimento di tutte le parti interessate nelle scelte per evitare nuovi pasticci, che ha già prodotto un primo tavolo di confronto», poi alla «presentazione in anticipo rispetto alla formazione del Governo (per svelenire il clima sviluppatosi tra interessati e contro interessati) dell'annunciato disegno di legge sostitutivo del comma 131 della 'Buona scuola', in base al quale dopo 36 mesi da insegnante precario, se non vieni assunto a tempo indeterminato, sei lasciato a casa disperdendo il bagaglio di esperienza maturato (la nuova versione reinterpreta la normativa europea non più a danno, bensì a favore dei lavoratori)".
GIA' PRONTA UNA MOZIONE CHE IMPEGNA IL GOVERNO - «Abbiamo infine depositato e siamo pronti a portare in Aula appena possibile - Pittoni indica il terzo punto - una mozione che 'impegna il Governo ad assumere iniziative, anche legislative urgenti, volte a una soluzione politica, chiesta unanimemente dalle parti sociali, che da una parte arrivi in tempo utile per assicurare la regolarità delle operazioni propedeutiche all’avvio dell’anno scolastico 2018/2019 e dall'altra tenga conto della necessità di rispettare dignità e aspettative di tutte le categorie di docenti precari interessate, per agevolarne il percorso ed evitare il generarsi di ulteriori criticità». Altro al momento, con le commissioni non ancora operative, il Parlamento non può fare».
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