28 marzo 2024
Aggiornato 23:00
SABATO 3 MARZO alle 17

Ultimo appuntamento con "Piccolipalchi", a San Vito al Tagliamento si conclude la 12a edizione

In scena 'Play with me', spettacolo di danza contemporanea per i bambini dagli 8 anni

SAN VITO AL TAGLIAMENTO - Sabato 3 marzo ultimo appuntamento con 'Piccolipalchi', la rassegna teatrale per le famiglie curata dall’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia grazie al sostegno della Regione e degli enti locali aderenti con la partecipazione della Fondazione Friuli. Alle 17 l’Auditorium Centro Civico di San Vito al Tagliamento ospiterà la compagnia Arearea di Udine con 'Play with me', spettacolo di danza contemporanea per i bambini dagli 8 anni in su. Si conclude con questo appuntamento la 12ma edizione della rassegna che si è ormai consolidata come un importante intervento di politica culturale per l’infanzia e di radicato servizio al territorio. Per prenotazioni e ulteriori informazioni contattare lo 0432 224214/11, info@teatroescuola.it.

SPETTACOLO TEATRALE NEGLI SPAZI DEL QUOTIDIANO - Qual è oggi il confine tra la realtà e il mondo digitale? Che fine ha fatto il gioco e dove si è cacciata l’avventura? Queste le domande dalle quali è nato lo spettacolo che racconta di due ragazzi che giocano senza sudare con la testa china su uno schermo. Lo spettacolo è nato anche grazie ad un percorso di laboratorio che la compagnia ha condotto con i bambini della regione realizzato nell’ambito delle attività del progetto teatroescuola dell’Ert. La Compagnia che rappresenterà questo spettacolo è Arearea di Udine (fondata nel 1992 da Roberto Cocconi dopo le sue esperienze nella compagnia del Teatro La Fenice di Venezia con Carolyn Carlson e la fondazione assieme ad altri coreografi del gruppo Sosta Palmizi), attualmente guidata da un nucleo stabile composto dallo stesso Cocconi, Marta Bevilacqua, Luca Zampar e Valentina Saggin. È l’unica realtà professionale che opera nel campo della produzione di danza in Friuli Venezia Giulia. Le creazioni della compagnia si articolano nella doppia dimensione dello spettacolo teatrale e della performance negli spazi del quotidiano. La cifra poetica di Arearea risiede nella messa in discussione delle consuete logiche di utilizzo del palcoscenico e della piazza.