26 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Il 1° marzo

Confartigianato Udine: tutela del Made in Italy, istruzioni per l’uso

La partecipazione al seminario è gratuita ma è richiesta (e per ragioni logistiche) l’iscrizione online tramite l’apposito form sul sito

UDINE - Tra mille difficoltà, vedi l’alto costo del lavoro e la pressione fiscale stellare, il nostro Paese ha ancora una freccia all’arco che nessuno potrà mai far sua: il Made in Italy. Non più banalmente certificazione d’origine, ma vero e proprio brand che le imprese devono imparare a valorizzare. Per farlo, Confartigianato-Imprese Udine ha organizzato attraverso i comparti moda, legno-arredo e artigianato artistico uno specifico seminario. L’appuntamento è per il primo marzo, dalle 18.30 alle 20, nella sala Beppino della Mora in via del Pozzo 8 a Udine dove saranno illustrate le migliori strategie di valorizzazione del brand nazionale attraverso l’illustrazione di tre progetti che ne hanno fatta la ragione del proprio business.

100% MADE IN ITALY - Il primo di questi è 100% Made in Italy, brand realizzato da Confartigianato-Imprese Macerata che punta a comunicare e tutelare la vera qualità italiana sul mercato nazionale e mondiale dando attuazione alla Legge 166/2009.

SHOP-O-RAMA - Il secondo è Shop-o-rama, un nuovo marketplace che si propone come punto di incontro per vendere e acquistare prodotti artigianali in un unico luogo virtuale.

ITALIAN FURNITURE ID - Infine, Italian furniture iD, il sistema gestionale brevettato dal Cluster arredo e sistema casa (regionale) il cui fine è rispondere all’esigenza di garantire la trasparenza e la tracciabilità dei prodotti.

ARTIGIANI E PICCOLE IMPRESE - L’incontro offre quindi ad artigiani e piccole imprese, interessati a valorizzare l’origine e la qualità dei propri prodotti, un’occasione per riflettere sulle strategie necessarie. Interverranno Paolo Capponi, responsabile dell’Ufficio Export di Confartigianato Imprese Macerata, Stefano Ritella, fondatore e titolare di Shop-o-rama Srl, e Carlo Piemonte, direttore del Cluster arredo e sistema casa. La partecipazione al seminario è gratuita ma è richiesta (e per ragioni logistiche) l’iscrizione online tramite l’apposito form sul sito www.confartigianatoudine.com

ALCUNI DATI SUL MADE IN ITALY - La provincia di Udine ha un grado di esposizione all’export delle micro e piccole imprese (MPI) nei settori del Made in Italy superiore alla media nazionale (10,9% contro l’8,4%) collocandosi al 31° posto su base nazionale, peraltro distante da Treviso (26,2%) e da Pordenone (16,3%).Nel comparto artigiano della provincia di Udine il 25% delle imprese manifatturiere esporta in misura significativa le propria produzione, una percentuale che sale al 37% nel settore ‘legno-arredo’. Solo il 3% delle MPI friulane esportatrici appartiene al settore ‘abbigliamento-pelletteria’, anche se, almeno nel caso dell’abbigliamento, il trend di crescita nell’ultimo anno ha toccato il 9,3%. E’ un dato incoraggiante se si pensa che in Italia nel 2017 il fatturato del Sistema Moda è tornato a crescere (+2,9%), segnando il dato migliore dell’ultimo triennio. Il nostro paese è al 2° posto nel mondo per entità della contraffazione subita dalle imprese, preceduta soltanto dagli Stati Uniti. Il giro d’affari annuo mondiale dei beni contraffatti nel settore moda ammonta a 66,3 miliardi di euro. Si stima che nel comparto moda la contraffazione sottragga 9,9 miliardi di euro di fatturato annuo e di conseguenza quasi 88.500 posti di lavoro.