19 agosto 2025
Aggiornato 03:00
Tecnologia

‘Wordpress par furlan’: è online la versione in marilenghe del famoso software

È la 173ma lingua con la quale viene geolocalizzato il noto programma di progettazione per il web

UDINEStampon. Si chiamerà così la ‘bozza’ nel nuovo (a suo modo) ‘Wordpress par furlan’. Solo una delle 85 mila parole (e 8.500 frasi) che sono state tradotte per dare forma al nuovo progetto targato ARLeF (Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane), che nell’occasione si è avvalsa della consulenza tecnica di Ensoul srl. Quella presentata il 30 gennaio, come precisato dal presidente di ARLeF, Lorenzo Fabbro, è «una novità che mancava nel panorama della ‘ferramenta’ (come l’ha metaforicamente definita, ndr) della lingua friulana. Wordpress è uno strumento importante che speriamo possa ampliare l’uso della nostra lingua sul web»Non che il friulano sia assente, ma come precisato da Fabbro: «Abbiamo ancora tanto da fare. Uno strumento del genere, può facilitare questo percorso e va ad aggiungersi ad altri dispositivi già e disposizione di tutti, per poter utilizzare sempre più anche la nostra lingua su internet».

La lingua 173
È così che il friulano diventa la lingua numero 173 nel ‘mondo WordPress’ accanto a molti altri idiomi, anche minorizzati, già localizzati sul più conosciuto e utilizzato programma (gratuito) di progettazione e costruzione di siti web (creato nel 2003 e al quale lavorano più di 4 mila traduttori). Un progetto che è nato parola, dopo parola, a distanza di un anno dal suo avvio e che ha richiesto competenze specifiche sia linguistiche che tecnologiche: sono stati localizzati in marilenghe tutto il backend del gestionale, i temi TwentySixteen e TwentySeventeen, il tema Rosetta e il plugin Qtranslate X. «Abbiamo voluto predisporre la localizzazione di WordPress in friulano – spiega Fulvio Romanin, amministratore delegato di Ensoul – perché era una lacuna da colmare: uno dei modi per mantenere viva un’identità non solo linguistica, ma pure culturale è quella di poter disporre di strumenti nella propria lingua e nella propria quotidianità, da poter utilizzare con naturalezza in contesti anche diversificati e, soprattutto, in divenire». Ma non tutte le parole sono state tradotte. Dopo un’attenta analisi, infatti, il team di lavoro ha scelto di mantenere in lingua inglese originale i termini già di uso comune, come ‘post’ o ‘tag’, o quelli che tradotti sarebbero risultati artificiosi, il tutto seguendo le guidelines internazionali, conservando il linguaggio informale del backend di WordPress.

Contemporaneità
«Le lingue – ha concluso Fabbro – si evolvono, come la società contemporanea, e pure gli strumenti linguistici devono stare al passo con i cambiamenti e le necessità dettate dai tempi moderni. Con la versione ‘friulana’ di WordPress, aggiungiamo al pacchetto di strumenti attualmente a disposizione degli utenti un altro dispositivo che renderà più agevole la realizzazione di siti internet in lingua friulana. Facilitare e aumentare la presenza del friulano sul web è uno degli obiettivi strategici del PGPL approvato dalla Regione». Anche per questo, sul sito dell’ARLeF, sono consultabili tre nuovi video-tutorial realizzati dall’Agenzia per illustrare nel dettaglio agli utenti l’utilizzo di altrettanti strumenti utili a scrivere correttamente in lingua friulana (nello specifico il Grant Dizionari Bilengâl talian-furlan e la relativa App, il Correttore Ortografico e la Tastiera friulana semplificata), della durata di 5-8 minuti ciascuno, in friulano con i sottotitoli in italiano.