29 aprile 2024
Aggiornato 02:00
Omicidio di Dignano

Mazzega ai domiciliari: il ricorso della Procura sarà esaminato il 6 febbraio

L'uomo, da qualche giorno, si trova nella casa dei genitori grazie alla decisione del tribunale del riesame di Trieste, che l’ha fatto uscire dal carcere a un mese esatto dalla morte di Nadia Orlando dotandolo di un braccialetto elettronico. La Cassazione si esprimerà tra 4 mesi

UDINE – Gli arresti domiciliari, come minimo, dureranno fino al 6 febbraio. Soltanto in quella data, infatti, la Cassazione esaminerà il caso di Francesco Mazzega, il 36enne di Muzzana, reo confesso dell’omicidio della fidanzata. L'uomo, da qualche giorno, si trova nella casa dei genitori grazie alla decisione del tribunale del riesame di Trieste, che l’ha fatto uscire dal carcere a un mese esatto dalla morte di Nadia Orlando dotandolo di un braccialetto elettronico.

Una misura che ha provocato non solo l’indignazione della famiglia Orlando, ma la protesta di molte persone comuni, che hanno dato vita anche a diverse petizioni (on line e cartacee) per chiedere che il 36enne torni in carcere.

Anche la Procura di Udine ha deciso di opporsi a questa decisione, appellandosi alla Cassazione. I pm Giorgio Milillo e Letizia Puppa, titolari del fascicolo, sostengono la tesi dell'«illogicità» del provvedimento, in quanto la detenzione domiciliare non rappresenterebbe una garanzia adeguata rispetto al rischio che il reato possa essere reiterato.