Avvelenamento da tallio: muore un altro componente della famiglia Del Zotto
In un primo momento si è pensato che la contaminazione con il metallo pesante fosse stata causata dal contatto prolungato con gli escrementi di piccione. Ora si fanno strada altre ipotesi legate all'assunzione di acqua o cibi
VARMO – Si fa sempre più misteriosa la vicenda che ha interessato il borgo di Santa Marizza di Varmo negli ultimi giorni. Dopo la morte di Patrizia Del Zotto, 62 anni, ora è venuto a mancare anche il padre, Giovanni Battista, 94 anni. Anche per lui, come per la figlia, sarebbe stato un avvelenamento da tallio a causarne il decesso. Restano in ospedale ma moglie dell’uomo, 87 anni, e l’altra figlia di 58 anni. La famiglia, ad agosto, aveva trascorso un periodo di vacanza in un vecchio casolare di Santa Marizza e per questo in un primo momento si è pensato che la contaminazione con il tallio fosse stata causata dal contatto prolungato con gli escrementi di piccione.
Ipotesi che via via sta perdendo di consistenza, tanto che nella giornata di martedì i tecnici dell’Azienda sanitaria effettueranno dei prelievi nel pozzo artesiano della zona per verificare la qualità dell’acqua. La contaminazione potrebbe essere avvenuta anche attraverso il cibo. I carabinieri stanno passando a setaccio sia l’abitazione di Desio (dove la famiglia risiedeva) sia quella di Santa Marizza alla ricerca di elementi utili. Bisognerà attendere l'esito degli accertamenti di laboratorio per avere qualche certezza.
Intanto il borgo di Santa Marizza si interroga sull'accaduto e piange la morte di Patrizia e Giovanni Battista.